
VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – 27 Febbraio 2022
Dal Vangelo secondo Luca Lc 6, 39-45 All’interno del discorso di San Luca, dominato dal tema dell’amore e della misericordia, scegliamo la frase del versetto 40:” Il discepolo non è da più del maestro, ma ognuno ben preparato sarà come il maestro”. Ovviamente il mistero a cui Gesù allude è lui stesso e a questo modello il discepolo deve riferirsi, proprio come nella lettura evangelica della scorsa domenica si diceva di essere misericordiosi come il Padre vostro Celeste (Luca 6,36). Allora un discepolo che è attento a quel maestro diventa automaticamente un uomo sincero, umile, giusto. Egli non si arrogherà Continua a leggere →
IL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO
Un sacramento non cerca di strapparci dal mondo, ma ci chiede di entrare nel cuore del mondo ed osservarlo più da vicino e più profondamente», scrisse Foley: questo è il matrimonio che non si esaurisce in un solo giorno di preghiere, canti, danze, banchetti con amici e parenti, ma continua nella vita quotidiana, ogni giorno nel ricordo di un amore che è diventato divino, cioè eterno, fedele e fecondo. È chiaro che non si può fare del matrimonio una vita, ma una vita per il matrimonio, questo sì, e certa-mente, richiede impegno e qualche sacrificio. La vita di coppia può Continua a leggere →
RICOMINCIARE
Ci sarebbero tante cose da dire, e altrettante da chiarire. Milioni di torti reciproci, da perdonare; per poter veramente ricominciare. Ma tutto questo, alla fine è banale; per chi vuole solamente, in Dio amare. E se veramente, si vuole ricominciare; si azzera tutto, e si ritornerà ad amare. Poche parole come queste; possono sembrar, un bel niente. Ma scritte col cuore; sono meglio, di milioni di parole. E se vengono portate personalmente; si sta amando totalmente. Perché oltre le parole, si sta donando; “il Dio amore”. Comunicare in Dio; è il massimo, del poter amare. Ma quando questo non si Continua a leggere →
LA VITA
Il giorno più bello? Oggi. L’ostacolo più grande? La paura. La cosa più facile? Sbagliarsi. L’errore più grande? Rinunciare. La radice di tutti i mali? L’egoismo. La distrazione migliore? Il lavoro. La sconfitta peggiore? Lo scoraggiamento. I migliori professionisti? I bambini. Il primo bisogno? Comunicare. La felicità più grande? Essere utili agli altri. Il mistero più grande? La morte. Il difetto peggiore? Il malumore. La persona più pericolosa? Quella che mente. Il sentimento più brutto? Il rancore. Il regalo più bello? Il perdono. Quello indispensabile? La famiglia. La rotta migliore? La via giusta. La sensazione più piacevole? La pace interiore. Continua a leggere →
PREGHIERA
Prendi o Signore questo mio cuore assetato d’amore. e rendilo tenero, affabile e generoso. Prendi ogni mio pensiero, perché impari a cercare sempre quel che c’è di buono in me e negli altri. Prendi questi miei piedi irrequieti, per visitare chi ha bisogno di un amico. Prendi la mia voce, per dire qualche parola buona a chi ha bisogno di conforto ed affetto. Prendi il mio volto e rendilo luminoso, per contagiare di gioia chi è nel buio del pessimismo.
VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – 23 Febbraio 2025
Dal Vangelo secondo Luca Lc 6, 27-38 Continua nel Vangelo di oggi il sermone delle beatitudini. Amare i nemici, esercitare la misericordia, non giudicare è infatti un progetto di vita estremamente faticoso ed impegnativo. Il nucleo essenziale di questo brano è la sua capacità di rivelare cose nuove. Quelle di cui Gesù parla sono “la buona notizia”. Se accogliamo Dio nella nostra vita ci apriamo alla conversione ed il Signore agisce in noi. Chi riesce a praticare questa esigente e radicale condotta che Gesù ci propone lo fa perché il suo cuore, la sua vita sono in Lui. Gesù infatti Continua a leggere →
FARSI DONO
Quanto abbiamo imparato nella nostra vita dagli altri? Siamo ciò che le nostre relazioni ci fanno essere, dalla famiglia alla scuola, dal lavoro alle amicizie. Gli altri siamo noi perché gli altri ci aiutano a costruirci. «Un essere umano è fatto in modo tale che non si realizza, non si sviluppa e non può trovare la propria pienezza «se non attraverso un dono sincero di sé». E ugualmente non giunge a riconoscere a fondo la propria verità se non nell’incontro con gli altri: «Non comunico effettivamente con me stesso se non nella misura in cui comunico con l’altro» (FT 87). Continua a leggere →
INVITO ALLA CONVERSIONE
Vediamo in questa catechesi che Gesù è colui che assume questo combattimento, perché è l’uomo totale ed egli ci può portare a questa umanità totale. Vi invito a guardare la vostra vita di oggi, non quella di ieri e nemmeno quella di domani, quella di oggi. S. Giovanni Battista chiama gli uomini a conversione e dice: “io battezzo con acqua di penitenza, ma dietro a me viene uno cui io non sono degno di sciogliere i lacci dei calzari” (cf Mc 1,7-8). Dove mira tutta la predicazione di S. Giovanni Battista? A questa realtà profonda: fare l’uomo cosciente della sua Continua a leggere →
LA DIMENSIONE PERDUTA
C’è un libro molto piccolo, che si intitola “La dimensione perduta”, che è uno studio sulla situazione di oggi e dice che l’uomo del nostro tempo ha perso la dimensione della profondità, dove si dà la fede e le risposte religiose. Questo, dice, non è dovuto – come dicono alcuni predicatori nelle messe – alle spiagge e a cose moralistiche, perché l’uomo di questo secolo non ha inventato nessun peccato che non esistesse già prima; e fa uno studio su come il progresso tecnico abbia condotto l’uomo di oggi a sviluppare una dimensione di progresso orizzontale che non dà tempo Continua a leggere →
PREGHIERA
Grande Re, non ho lasciato la speranza della tua grazia: ho con me tanta viltà, tante vergogne, eppure non ho lasciato la speranza. Nessuno sa come la tua provvidenza segretamente tesse una rete magica nascosta agli occhi di tutti. Al tempo da Te fissato, improvvisamente, chi sa dove, arriva l’impossibile, manifestandosi nella sua stessa luce, sempre aspettato, sempre in vesti di possibile! Tu sei il Testimone Interiore. In questo timido paese; all’insaputa di tutti, di cuore in cuore, di casa in casa, la Tua virtù misteriosa vigila e lavora notte e giorno. O Gran Re, non ho lasciato la speranza!