XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – 13 Ottobre 2024

Dal Vangelo secondo Marco Mc 10,17-30 L’ascolto di questo brano ci interroga ogni volta sul nostro attaccamento ai “molti beni”: lasciamoci provocare dalle parole del teologo D. Bonhoeffer: “Quando Gesù chiese al giovane ricco una povertà volontaria, questi comprese che non c’era via di mezzo: si trattava di ubbidire o di disubbidire… Se Gesù oggi parlasse ad uno di noi in questa maniera tramite la Sacra Scrittura,noi ragioneremmo come segue… Non importa che io non abbia ricchezze o meno, basta che io possegga i beni come se non li possedessi, che io non resti attaccato in cuor mio alle ricchezze… Continua a leggere →

L’OMELIA – 2ª PARTE

Il protagonista dell’omelia, infatti, non è il sacerdote. Egli è servo della Parola di Dio e da essa deve partire sempre per tenere una buona omelia. L’omelia deve poi essere una testimonianza di Cristo: dev’essere cristocentrica. Paolo VI nella Evangelii Nuntiandi ha definito l’omelia “valido strumento di evangelizzazione”. Infatti con il Concilio Vaticano II ha molto valorizzato la “Liturgia della Parola”, l’omelia dev’essere adatta ai fedeli che si hanno davanti i bambini, i giovani, adulti, anziani; deve arrivare al cuore e alla mente di chi ascolta.

FRATELLI TUTTI – 1ª PARTE

La fraternità rimanda infatti alla relazione tra fratelli e, quindi, non è una parola particolarmente adatta per dire una forma di legame che metta insieme maschi e femmine su un piano di pari dignità. Papa Francesco nella enciclica Fratelli tutti affida la fondazione biblica della sua riflessione quasi esclusivamente alla parabola del buon samaritano del Vangelo di Luca. Questa non parla di fratelli di sangue, non nomina mai la parola “fraternità” per rivelarci la prossimità. L’anima di questo racconto sta nel contrasto tra prossimità e vicinanza, chi si china sulla vittima diventando suo prossimo, il samaritano, è il meno vicino Continua a leggere →

L’UOMO DI FRONTE AL DOLORE

La salute, lo star bene è uno dei beni più preziosi della vita. Un bene che dev’essere difeso con somma cura evitando eccessi sia nel mangiare che nel bere, evitando anche gli affanni inutili. La malattia può rappresentare una straordinaria opportunità per guardarci dentro e capire meglio il senso della vita. Nella storia della Chiesa vi sono delle figure che attraverso la sofferenza hanno dato un senso nuovo alla loro vita basti pensare, Francesco d’Assisi, Ignazio di Loyola… Non è superfluo ricordarci che la speranza e la fede in Dio vanno ricercate non tanto e non solo come medicina dei Continua a leggere →

PREGHIERA A MARIA

Maria, Madre dei Poveri, di chi muore di fame e di malattia, di chi patisce torti e soprusi, di chi non trova lavoro, casa e rifugio. Madre della Chiesa, missionaria sulle vie della terra. Madre della vita, per i molteplici segni con cui ci hai accompagnati. Madre di ogni uomo, che lotta per la vita che non muore, aiutaci a crescere nella concordia e nella solidarietà verso l’amore e l’unità. Amen.

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – 06 Ottobre 2024

Dal Vangelo secondo Marco Mc 10,2-16 Leggendo questo brano ci colpisce la tua intransigenza, Signore. Si, proprio in quanto sposi, ci colpisce la tua fermezza sulla indissolubilità del matrimonio. Se guardiamo alla esperienza nostra e a quella di tanti fratelli che ci vivono accanto, viene da domandarci se non hai caricato gli sposi di un fardello troppo gravoso da portare, più pesante della Legge di Mosè. Non è forse anche oggi così difficile perserverare nella fedeltà? Eppure, nella tua predicazione, Gesù, ci hai insegnato senza equivoci il senso profondo e bellissimo dell’unione dell’uomo e della donna, quale il Padre l’ha Continua a leggere →

CESTE DI DOLORE

Gesù per le strade della Palestina incontra l’uomo, ogni uomo, tutto uomo, spesso alle prese con i mali che lo affliggono. Egli intercetta ogni sofferenza e non si ritrae, sia che sia Lui ad andare incontro ai malati, sia che siano essi a gridare dal loro letto di dolore. Nel brano di Matteo al capitolo 8 incontriamo un pagano che si fa avanti e domanda per un servo, la suocera di Simone che sta sdraiata nel suo letto a soffrire, e, a sera, tanti indemoniati e ammalati che gli vengono presentati. Il centurione romano non ha difficoltà ad incontrare Gesù, Continua a leggere →

ASINO O CAVALLO

A vivere da “asino”, si accumulano tanti calci e tanta stanchezza che, a volte, a sera, viene solo voglia di piangere, quando tante persone fanno sentire la loro superiorità. Mentre il Signore rimane come porto di pace e prende tutto su di sé. Nella Sacra Scrittura spesso si parla di lotta tra asini e cavalli, è nostro obiettivo comprendere ciò che essi simboleggiano. Il “cavallo” evoca sempre forza e desiderio di prevalere (salmo 146) e nel cantico di Maria la sorella di Mosè ed Aronne si legge che “il braccio del Signore ha gettato nel mare cavallo e cavaliere (Esodo Continua a leggere →

L’OMELIA – 1ª PARTE

L’omelia non è una “morale”, non è un panegirico, non è un sermone teologicamente perfetto, non ha carattere mistagogico, non può ridursi all’annuncio. Attraverso l’omelia, il sacerdote deve aiutare a rendere più efficace la “conversazione” tra Dio e il suo popolo. L’omelia è un discorso specifico esclusivo per quella Messa: deve sempre avere un legame con i testi della Sacra Scrittura proclamati. Il riferimento alla storia e alla cultura, al contesto sociale nel quale noi siamo inseriti come Popolo di Dio, è molto importante. Il centro e il cuore dell’omelia è sempre Gesù Cristo. L’omelia deve suscitare delle domande, delle Continua a leggere →

SALUTO ALLA BEATA VERGINE MARIA

san Francesco d’Assisi Ave, Signora, santa regina, santa Madre di Dio, Maria, che sei Vergine fatta Chiesa, ed eletta dal santissimo Padre celeste, che ti ha consacrata insieme col santissimo suo Figlio diletto e con lo Spirito Santo Paraclito; tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene. Ave, suo palazzo, ave, suo tabernacolo, ave, suo vestimento, ave, sua ancella, ave, sua Madre. E saluto voi tutte, santa virtù, che per grazia e illuminazione dello Spirito Santo venite infuse nei cuori fedeli, perché da infedeli fedeli a Dio li rendiate.