NOTE SUL SALMO 39

Rivelami, Signore il termine dei miei giorni e saprò quanto sono effimeri… Questa preghiera è una sofferta riflessione sul nulla della vita, sul vuoto dell’uomo, sul non senso della storia e delle cose. Per ben tre volte risuona la parola vanità. In realtà il suo significato rimanda al soffio, all’alito di vento, all’ombra, alla nube che si dissolve al primo apparire del sole. Così è la vita umana, una sequenza vuota di giorni, simili ad un’ombra che segue il sole e presto tramonta. Ci riempiamo di tante cose, ma alla fine siamo come foglie cadute ai piedi di un albero. Continua a leggere →

NOTA SUL SALMO 41

Beato l’uomo che si prende cura del misero: nel giorno della sventura il Signore lo libera… Questa preghiera inizia con l’immagine del Signore che si china sul giusto malato, si mette al suo capezzale, lo veglia, lo sostiene, lo cura e lo conforta e alla fine lo guarisce. Chi prega si sente trascurato, perseguitato ed umiliato e con sorpresa vede che quanti lo visitano sono falsi e ipocriti. Anche Gesù nell’ultima cena sperimenta il tradimento di Giuda. Questo Salmo è, quindi, un canto pieno di delusione, di amarezza, pensando al bene che ci si aspetta, invece giunti alla sera della Continua a leggere →

L’AMORE ALL’EUCARESTIA

L’Eucarestia ci manifesta tutto l’amore che il Signore ha per noi. Gesù infatti è presente nell’Eucarestia come amico, come benefattore, come consolatore. Ci invita ad andare da lui: “Venite a me, voi tutti”. Desidera donarsi a noi: “Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi”. Pieno di grazia domanda di effonderla, ma attende le nostre invocazioni e i nostri omaggi. L’Eucarestia è il mistero dell’amore. Andiamo con fiducia, con gioia, con amore – Gesù è il nostro Re e Signore adoriamolo. Abbandoniamoci alle sue mani. Nulla ci mancherà, se riponiamo in lui la nostra fiducia.  P. Dehon

NON POSSO DIMENTICARMI DI TE!

Signore, mi ricordo di tutto, non posso dimenticarmi di te, della tua tenerezza. Aprimi al tuo silenzio, tutto ciò che ho dimenticato sussurralo al mio orecchio. Non vorresti confidarmi ciò che mi rende fedele a te; non vuoi che la mia carne ritrovi il ricordo della tua mano stretta nella mia? Nel più profondo di me incidi con tutto il tuo fuoco la meraviglia del tuo amore, della tua gloria. Allora la mia vita si risveglierà e il mio amore saprà ricordarsi, e vedrai tutto il mio essere ardere della Parola di gioia e correre davanti ai fratelli per cantare Continua a leggere →

NOTE SUL SALMO 35

Signore, mi rendono male per bene, attentano alla mia vita… Colui che indirizza a Dio questa supplica ha curato amici malati, ha preparato per loro, ha fatto tante penitenze per chiedere guarigione… Ora che lui è in difficoltà e si è ammalato si sente abbandonato e trascurato. Gli pesa in modo invasivo la solitudine, ma soprattutto il sentirsi circondato da un muro di freddezza, di ostilità, di abbandono. La realtà più sofferta è quando sono gli amici a far tutto questo. Questo salmo diventa allora la preghiera di tutti i dimenticati della terra, degli abbandonati da tutte le categorie della Continua a leggere →

NOTE SUL SALMO 38

Non c’è più nulla di sano nella mia carne, le mie ossa sono incrinate. Questa supplica acquista una forza particolare perché anticamente il lebbroso veniva considerato non solo un malato grave ma anche una persona fuori dal mondo. Egli era l’emblema della solitudine, della emarginazione e della cacciata dalla comunità. Per questo motivo il salmista implora perdono, la sua miseria fisica è vista come segno della rovina interiore. Dalla sua bocca viene fuori un grido di aiuto rivolto a Dio, un appello “corposo”, fatto di carne e sangue, di lacrime e di domanda. Non esiste solo la lebbra fisica ma Continua a leggere →

EUCARESTIA PROLUNGAMENTO DELL’INCARNAZIONE

La Chiesa cattolica, fin dalle sue origini, celebra il sacramento dell’eucarestia come risposta all’invito del Signore Gesù. Questa celebrazione è l’azione sacrificale durante la quale il sacerdote offre a Dio il pane e il vino, che, per opera dello Spirito Santo, diventano realmente il Corpo ed il Sangue di Cristo. L’altare è la croce sul quale in ogni messa si avvera il sacrificio di Gesù Agnello pasquale. Ricevendo la comunione, in cui sono presenti il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità di Gesù, i fedeli vivono l’incontro con Dio e pregustano i suoi beni, chiedono perdono per i propri Continua a leggere →

SPIRITO DI DIO

Spirito di Dio, vieni ad aprire sull’infinito le porte del nostro cuore. Aprile per sempre e non permettere che noi le richiudiamo. Aprile al mistero di Dio e al grande universo. Apri il nostro intelletto agli orizzonti della Sapienza Divina. Apri il nostro modo di pensare ai numerosi punti di vista. Apri il nostro affetto a quanti sono privi di amore, a quanti chiedono conforto. Apri la nostra carità ai problemi del mondo, ed ai bisogni dell’umanità. J. GALOT

LITURGIA IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – 29 Gennaio 2023

Vangelo Matteo 5,1-12a Il vangelo presenta il primo grande discorso che Gesù rivolge alla gente, sulle colline intorno al lago di Galilea. Gesù, nuovo Mosè, prende posto sulla “cattedra” della montagna e proclama “beati” i poveri in spirito, gli afflitti, i misericordiosi, quanti hanno fame della giustizia, i puri di cuore, i perseguitati. È un insegnamento che viene dall’alto e tocca la condizione umana, è rivolto a tutto il mondo nel presente e nel futuro. Il discorso della montagna riprende i comandamenti e li approfondisce, non li abolisce_ Riferite alla comunità dei discepoli di Gesù, le Beatitudini rappresentano dei paradossi: Continua a leggere →

NOTE SUL SALMO 31

Abbi pietà di me, Signore, sono nell’affanno… piango, la mia vita si consuma. Questa supplica intensa e drammatica riporta un’espressione che poi ritroviamo nei Vangeli “nelle tue mani, o Signore, affido il mio spirito e in diverse figure della storia della chiesa”. Dalla preghiera cogliamo la sofferenza che attraversa la persona, la sua stessa energia vitale si sta dissolvendo. Questi si sente già alle soglie della fine, la vita gli sfugge e si paragona ad un coccio di vaso da buttare via. Gli resta soltanto la fiducia in Dio, la sua esistenza è affidata alle sue mani amorose.