BASTA IL BATTESIMO: TUTTO IL POPOLO DI DIO HA, COME ORIZZONTE, LA MISSIONE.
All’ inizio dell’ evangelizzazione i francescani tendevano a battezzare gli indigeni con facilità, ma altre congregazioni religiose non erano d’ accordo e li consideravano “barbari infedeli” perché non avevano costumi cristiani. Ma il francescano fra Toribio de Benavente, ripeteva che gli indios erano i prediletti del Signore. Gesù non dice agli apostoli di formare un gruppo di elìte perché Dio non fa preferenze. Tutti i battezzati possono confessare Cristo nella condizione in cui si trovano, e il seme del Battesimo può fiorire in modi diversi e solo il Signore sceglie vie spesso fantasiose e sorprendenti per far vivere al popolo di Dio la sua vocazione missionaria. Il Battesimo è l’ unico mandato necessario.
SENZA EFFETTI SPECIALI
Nella Costituzione “Lumen gentium” sta scritto come i fedeli laici possono rendere visibile Cristo agli altri, con la testimonianza della loro vita e “col fulgore della Fede, della speranza, della carità”. Questo vuol dire essere in stato permanente di missione: basta vivere in maniera missionaria i gesti abituali, in mezzo alle persone che il Signore ci fa incontrare. Se un battezzato, un padre o una madre di famiglia vivono in chiave missionaria le cose più ordinarie della vita quotidiana, soprattutto muovendosi verso le “periferie esistenziali”, avvertirà ancora di più affetto e vicinanza con tutti i missionari che vanno lontano. Solo dentro il tessuto della vita quotidiana la loro opera può diventare feconda. Il denaro in sé non apre nessun cammino, ma rimane un sostegno per gli aspetti concreti e materiale per l’ opera missionaria. Anche i Media appartengono all’ ordine degli strumenti, che bisogna usare nel modo più opportuno e adeguato. Internet, ad esempio è una risorsa straordinaria, ma è anche il luogo più esposto al pericolo della distorsione.