Lc 21,5-19
Il mondo e la storia sono nelle mani di Dio, Lui sa quando avverranno “queste cose”. Per cui non bisogna credere a quelli che annunciano la fine del mondo come se dovessero farla loro. Anche ognuno di noi è nelle mani di Dio. Gesù parla di persecuzioni ma ci ricorda anche che è proprio questo il momento di rendere testimonianza, cioè di far sapere a tutti che siamo amici di Dio, che siamo contenti di stare con Lui e vogliamo essere sempre con Lui, che Lui per noi viene prima di ogni altra cosa, compresa la vita. La testimonianza più importante che possiamo dare è fare entrare il Signore in fabbrica, in miniera, nel partito, in classe, nello Stato, in ospedale, a scuola, nel cuore. La vita si salva non nel disimpegno ma nel tenace, umile, quotidiano lavoro che si prende cura dell’uomo e delle sue ferite. Al termine di questo Vangelo Gesù dice: “Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita”. Perseverare significa non andare avanti secondo la luna, un giorno entusiasti e quello dopo pigri. Bisogna avere pazienza: nessuno nasce grande, si cresce poco per volta. Per questo non bisogna perdersi d’animo davanti alle difficoltà: ci saranno sempre in noi e attorno a noi. Ma con noi ci sarà sempre anche Gesù. Siamo consapevoli che Gesù è sempre al nostro fianco?