Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé. (Gv 19,26-27).
Riflessione
«A te una spada trafiggerà l’anima», le era stato detto, perché egli è qui per la rovina e la risurrezione, segno di contraddizione che rivela i pensieri dei cuori (cf. Lc 2,34-35).
E perché la sua vita è stanziata come la vita del Figlio, che sulla croce si abbandona al Padre in un incontro inesprimibile, Maria intuisce e accoglie il mistero che va oltre quella morte. Anche là, sulla croce, è benedetto il frutto del suo seno (cf. Lc 1,42). Risorgerà, e sarà il primogenito della nuova creazione che torna riconciliata al Padre. E delle nuove creature lei, la prima dei redenti, sarà madre: «Donna, ecco tuo figlio; figlio, ecco tua madre!» (cf. Gv 19,26-27).
Mostrati madre per tutti, offri la nostra preghiera,
Cristo l’accolga benigno, lui che si è fatto tuo Figlio.