Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato…
Il Salmo 22, si presenta come un cantico molto amaro e sofferto che non si esaurisce semplicemente nel grido di aiuto.
Dio, infatti sembra assente, lontano e colui che implora sperimenta l’ostilità di amici e parenti. Innalza allora al cielo un ultimo grido: “Ma tu, Signore, non stare lontano, vieni in mio aiuto!”
E a questo punto che l’orante percepisce che il Signore sta cambiando la sua sorte e sta sollevando dal male il suo fedele, il quale dice: ” Questo ha fatto il Signore”!