Beato l’uomo che si prende cura del misero: nel giorno della sventura il Signore lo libera…
Questa preghiera inizia con l’immagine del Signore che si china sul giusto malato, si mette al suo capezzale, lo veglia, lo sostiene, lo cura e lo conforta e alla fine lo guarisce.
Chi prega si sente trascurato, perseguitato ed umiliato e con sorpresa vede che quanti lo visitano sono falsi e ipocriti.
Anche Gesù nell’ultima cena sperimenta il tradimento di Giuda.
Questo Salmo è, quindi, un canto pieno di delusione, di amarezza, pensando al bene che ci si aspetta, invece giunti alla sera della vita si è soli e ignorati da tutti.