Papa Francesco così ha scritto nella Evangelii gaudium (2013): “la Chiesa evangelizza e si evangelizza con la bellezza della liturgia”.
Nell’azione liturgica i fedeli possono incontrare il Signore Risorto.
La liturgia è l’oggi della storia della salvezza, nell’eucarestia e in tutti i sacramenti ci viene garantita la possibilità di incontrare il Signore Gesù e di essere raggiunti dalla potenza della sua Pasqua.
La potenza salvifica del sacrificio di Gesù, di ogni sua parola, di ogni suo gesto, sguardo, sentimento ci raggiunge quando celebriamo i sacramenti.
E la visibilità del Signore Gesù si rende presente. Chi agisce non è semplicemente il singolo, ma il Corpo mistico di Cristo, Cristo e la sua Chiesa, nata dal costato e del nuovo Adamo.
Dalla condivisione dell’unico pane noi tutti non formiamo che un solo corpo, partecipando noi tutti di uno stesso pane.
Si loda insieme il Signore cantando, ci si riconosce comunitariamente peccatori, ci si raduna per ascoltare la Parola. Tutto ciò aiuta ad uscire dà se stessi per aprirsi all’altro. Vincere l’individualismo per agire insieme nella liturgia, seppure con
ruoli e compiti differenti, sostiene e forma il nostro essere assemblea.
La nostra partecipazione alla celebrazione deve essere piena, consapevole, attiva e fruttuosa.