Nella sua lettera sulla liturgia “desiderio desideravi” Papa Francesco scrive “che le tensioni, purtroppo presenti attorno alla celebrazione, non possono essere giudicate una semplice divergenza di sensibilità nei confronti di una forma rituale, ma vanno comprese come divergenze ecclesiologiche.”
L’attuale liturgia cattolica, esprime la fede della Chiesa oggi, una fede nella tradizione, ma approfondita, arricchita, perché la liturgia cresce con la sua celebrazione sempre rinnovata. Oggi corriamo il rischio di attaccarci alle tradizioni e non a ciò che esse trasmettono. Una tradizione non vive se non si rinnova.
A nessuno oggi sfugge che questa unità risulta contraddetta da numerosi fedeli che si dicono fedeli alla tradizione e spezzano l’unità.
Oggi l’eucarestia deve continuare ad essere vincolo di unità e non di divisione.
La liturgia deve tornare ad essere bella pur nella semplicità, celebrazione del Vangelo che attuò il Cristo Signore della storia e del tempo.