“La sera di quel giorno, il primo della settimana”; anche noi siamo lì, per incontrare il Risorto. Il Signore viene fra i suoi, che sono chiusi: le porte del luogo dove si trovano sono sigillate e i discepoli hanno paura dei Giudei.
Il Risorto si fa presente, vivo; a loro si rivolge con parole di pace e di perdono manifestando le sue piaghe d’amore.
Le piaghe del Risorto, però, devono essere viste anche da Tommaso. Anche lui ha bisogno di incontrare Gesù. E il Risorto otto giorni dopo appare e mostra le sue ferite impresse nella carne viva. Sono ferite che trasudano luce e in Tommaso fanno nascere la fede. Anche noi
oggi impariamo a riconoscere queste ferite nei sofferenti, nelle persone perseguitate, incomprese, abbandonate, sole… Il Signore continua a vivere negli ultimi della storia e ci chiede di accoglierli ed aiutarli.