La prudenza è una virtù umana, propria di chi è uomo, completo, saggio; è la prima delle quattro virtù cardinali.
È virtù fondamentale, importante: il credente deve fare di tutto per possederla, accrescerla continuamente e soprattutto praticarla.
È necessario il discernimento per saper praticare la prudenza, che si armonizzi con la sapienza di Dio, da scoprire nella sua Parola.
La prudenza è tipica di chi presiede, di chi governa.
Dice Tommaso d’Aquino: “La prudenza è sommamente necessaria per la vita umana. Infatti il ben vivere consiste nel ben operare.”
Nell’Antico Testamento prudente è l’uomo che cerca Dio, che accetta la sua parola. Nel Nuovo Testamento ci riportano all’uomo prudente le diverse parabole (Luca 16 – Matteo 25)
L’uomo prudente è colui che si rende conto di ciò che è e di ciò che vale e può commisurare sempre le sue azioni alle sue possibilità.
I nemici della prudenza sono: la superbia, l’ignoranza, la parola incontrollata.