Matteo 10,26-33
Nel Vangelo di questa domenica troviamo due inviti di Gesù: da una parte “non temete gli uomini” e dall’altra parte “temete Dio”.
Riflettiamo allora sulla paura umana e il timor di Dio.
La paura è una dimensione naturale della vita, spesso nasce da un senso di vuoto, la parola di Dio ci dice invece che: chi teme Dio non deve aver paura di Dio.
Il timor di Dio invece viene definito dalle Sacre Scritture come “il principio della vera Sapienza” e coincide con la fiducia in Dio e il rispetto per tutto quello che fa a nostro favore.
Chi vive “senza timor di Dio” pensa che sia padrone del bene e del male, della vita e della morte.
Chi teme Dio sa di essere nelle sue mani.
Gesù più volte ci invita a non aver paura, ci rassicura come fece con gli Apostoli.
Annunziare il Vangelo vuol dire andare incontro ai rifiuti, dinieghi e persecuzioni.
Anche i nostri giorni le persecuzioni contro i cristiani non sono finite.
Chiediamo allo Spirito Santo il dono della fortezza e della perseveranza.