LA RISURREZIONE

Cristo “si risveglia” dal sonno mortale e si leva in piedi, risorge.

Gesù come ogni uomo piomba nella fossa della morte ma, essendo anche Dio, varca quell’abisso ripresentandosi non più nella esistenza fenomenica, bensì nella vita eterna della sua divinità.

Nell’evento della Pasqua di Cristo è coinvolta l’intera umanità, attraversata dalla divinità.

Gesù infatti aveva detto: “quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me” (Gv 12, 32).

Le “apparizioni” del Risorto sono incontri dove il Maestro Gesù si fa vedere vivo dai suoi.

Rimane famoso l’incontro con i discepoli di Emmaus i quali inizialmente non riconoscono in quel viandante il Cristo che pure avevano frequentato. Ci colpisce l’ascolto di quel compagno di viaggio che spiega la PAROLA contenuta nelle Scritture, e quando quell’ospite nella locanda di Emmaus “spezza il pane”.

Il pane e il vino diventano così il segno di una nuova presenza.

Pascal diceva “le cose umane bisogna capirle per amarle; le cose divine bisogna amarle per capirle”.