Tutta la riforma liturgica del Vaticano II ha avuto come obiettivo che il culto non diventi una fuga dal mondo e tanto meno da quell’evangelizzazione che costituisce la missione di ogni battezzato. La stessa celebrazione eucaristica è “fonte e culmine di tutta la vita cristiana… e dell’evangelizzazione”
(LG 11; PO 5).
La messa, infatti, è costituita da due diverse parti: liturgia della parola e liturgia eucaristica sono strettamente congiunte tra loro da formare un unico atto di culto.
L’evento liturgico realizza l’incontro fra lo Sposo e la Sposa (cfr. Sacrosanctum Concilium, 7) alimenta l’amore reciproco ed il comune impegno di vita. Così è anche il momento liturgico.
La celebrazione eucaristica domenicale dovrebbe essere un’autentica esperienza di fraternità, di comunione, di missionarietà per vivere fedelmente il proprio battesimo.
SILVANO SIRBONI