Le prime comunità cristiane sottolineavano la vera umanità di Gesù: Gesù non è stato un semidio né un superuomo dotato di forza divina, ma un uomo come noi.
S. Paolo lo sottolinea nella lettera ai Filippesi:
“Egli pur essendo Dio non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma assunse la condizione di servo…” (2, 5-8).
Presso Dio dall’eternità c’era la sua Parola, il “tu” di Dio, il Figlio…
Ebbene questa Parola eterna si è fatta mortale, si è fatta carne. Gesù, il Giusto, ha percorso questa via, facendo il bene e ricevendo il male, operando la pace e ricevendo violenza.
La parola di Dio, il Figlio di Dio, nella potenza dello Spirito Santo si è fatto carne nel seno di una donna, la Vergine Maria. È lo Spirito Santo che ha fecondato il grembo della giovane ragazza di Nazaret.
La fede in Gesù è decisiva per la fede in Dio, reso da Gesù buona notizia. Questo Padre ama sempre ciascuno di noi, ci chiede di accogliere questo amore… perdona sempre, sempre, anche chi lo maledice. È il Dio che Gesù Cristo ha narrato fedelmente, perché lui era Dio in Dio ed è stato uomo tra noi uomini.