Molti conoscono “la casa della Divina Provvidenza” da lui fondata nella città di Torino; una casa che “vive di carità e come sostegno ha la preghiera i poveri sono il centro”. una casa aperta a tutti anche i malati non voluti da nessuno. Nella struttura venivano sistemati secondo le malattie che avevano. Una persona colpita da così geniale creatività ha suggerito questo titolo di “università della carità cristiana”.
Ai suoi collaboratori il Cottolengo insegnava in modo appassionato: “i poveri sono Gesù e come tali bisogna servirli. Se non li trattiamo bene, ci cacciano dalla piccola casa. Essi sono Gesù”.
Entusiasmo e gioia dovevano essere le note dominanti degli operatori sanitari.