Nel suo esercizio episcopale ci colpiscono soprattutto la mitezza e la carità.
Ha buon senso, prudenza, fortezza nell’affrontare il dialogo e il confronto con i calvinisti.
Nel 1604 dopo aver predicato a Digione inizia un rapporto epistolare con una nobildonna francese che giungerà a fondare un ordine religioso nel 1610 L’Ordine della Visitazione.
I suoi principali scritti sono: l’introduzione alla vita devota chiamata anche Filotea e trattato dell’amore divino (Teotimo), in queste opere il Vescovo sottolinea che la santità è per tutti, da viversi nella vita quotidiana.
Muore a Lione il 28 dicembre 1622, all’età di 56 anni.
Papa Alessandro VII nell’aprile del 1665 lo scrive tra i santi della chiesa romana.
Papa Pio IX nel 1877 lo proclama “Dottore della Chiesa”.
Sia San Giovanni Bosco che il Beato Giacomo Cusmano hanno attinto dalla sua spiritualità per le loro opere.