IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – 28 Gennaio 2024

Dal Vangelo secondo Marco Mc 1,21-28

Gesù “entra” non solo nella storia di Israele, ma soprattutto “entra” nel cuore di chi lo ascolta sconvolgendo tutto il mondo interiore dell’uomo che, liberato dalle catene del Maligno, riesce ad ascoltare l’unica vera ed autentica voce, quella di Dio. Lo testimonia l’episodio dell’esorcismo nella sinagoga: quando Gesù “entra” nel cuore dell’uomo, il demonio esce perché non ci può più essere posto per lui. Certo, nella realtà ordinaria, sempre più spesso ci si sente interiormente lacerati, si ha come l’impressione che tutti, la famiglia virgola il lavoro, la vita sociale, gli amici, abbiano aspettative nei nostri confronti. A volte non sappiamo più chi siamo. Spesso terminiamo il lavoro, ma non stacchiamo la spina e l’inquietudine che ci perseguita, spesso anche nel sonno. Molte volte ci sentiamo buoni e un un attimo dopo ci sentiamo colti dall’ira, diventiamo furiosi per un nulla. Oppure ci sentiamo felici, con la felicità stretta in pugno e attimo dopo ci ritroviamo ad essere tristi e a non credere più nella felicità. Perché tanta inquietudine? Gioia e tristezza, fiducia e paura, gratitudine e rabbia, verità e menzogna… coabitano in noi e noi non sappiamo più chi siamo. Ma ecco che la parola di Gesù “entra” nella nostra storia per debellare il male. Tutti noi abbiamo bisogno di sconfiggere i demoni che sono dentro di noi e che si chiamano “prostituzioni, furti, omicidi, adulteri, cupidigia, malvagità, inganno, impudicizia , invidia, calunnia, superbia, stoltezza”(Mc 7,21-22). L “‘autorità” di Dio si svela nelle sue parole nelle sue opere; e nelle sue labbra e nelle sue mani, anche se il suo comportamento suscita clamore ed interrogativi: chi è costui ? La sua è una parola efficace, che genera nuova vita, che comanda. Una parola che non passa inoperosa: È la Parola, è il Verbo che agisce. Gesù Cristo insegna a rendere visibile questa Parola efficace. Non è solo un’esortazione verbale che colpisce il nostro udito, ma è una potenza in atto, la manifestazione di una agire portentoso. È una Parola la cui efficacia salta i limiti dello spazio e del tempo è una Parola sempre fedele a se stessa e che perdura nei secoli. È la Parola che agisce e che sana la Parola finalmente liberatrice per una umanità altrimenti perduta è bisognosa di guarigione e di salvezza. La sua è una dottrina che rigenera ancora oggi perché è di origine divina, che ci apre ad una nuova realtà. Rendiamo i nostri cuori, allora, pronti e disponibili ad accogliere questa Parola che libera. Apriamo la nostra vita all’unica Parola che può guarirci e sanarci. Poniamola nel cuore per renderla manifesta nella nostra vita.