Nel curare i malati San Camillo de Lellis esigeva da sé e dai suoi collaboratori la tenerezza. Ogni malato veniva accolto alla porta dell’ospedale con il lavare loro i piedi e baciarli; poi gli venivano tolti gli stracci che aveva addosso e rivestito di biancheria pulita e sistemato in un letto.
Camillo voleva persone che lavorassero con lui non per denaro, ma volontariamente e per amore di Dio. Lo stesso non aveva paura di pulire a mani nude il volto dei malati terminali dicendo “i poveri infermi sono la pupilla e il cuore di Dio”.
Per Lui i malati continuano nel mondo l’umanità sofferente di Cristo. Nei suoi occhi e nel suo cuore Gesù non era una realtà ideale, un valore o un motivo d’azione: era invece una Presenza adorabile ed adorata.