IL DIGIUNO

Il digiuno non ha senso se non educa alla sobrietà e se non è accompagnato dal desiderio di autodisciplina. Questa frase la ricaviamo da uno scritto di Gandhi, il Mahatma, artefice della liberazione non violenta dell’India dal giogo inglese. Il vero senso del digiuno non è una pura e semplice astinenza dal cibo. Il digiuno autentico, ha un doppio valore positivo. Da un lato è ascesi, è liberazione dai falsi bisogni, dall’ egoismo, dal consumismo, è purificazione dello spirito, controllo di sé, dominio dei sensi. San Matteo nel suo vangelo ci riporta l’invito di Gesù:

“quando digiunate non assumete aria malinconica sfigurandovi la faccia, ma profumatevi la testa e lavatevi il volto (cap 6, 16-17).

Il digiuno è anche un atto di carità, è rendere più sensibile il cuore alle necessità dei fratelli, in difficoltà e privi di ogni bene. Anche nell’ Islam il digiuno del mese di Ramadan ha come contropartita donare ai poveri ciò che si risparmia.