Mi trovo già alle porte del tuo tempio e ancora non mi separo dei pensieri negativi.
Ma tu, o Signore, che hai giustificato il pubblicano, che hai avuto pietà della cananea ed hai aperto le porte del paradiso al ladrone,
apri anche a me le viscere del tuo amore misericordioso e nel momento in cui mi avvicino a te accoglimi come la peccatrice la quale ricevette il perdono dei suoi peccati.
Fa che io non rimanga incenerito, illumina la mia anima, brucia i crimini del mio peccato.
Questa è una preghiera di San Giovanni Damasceno vissuto nel VII-VIII sec. prima di accostarsi alla comunione. Questa è una invocazione piena di umiltà e di fiducia.
La comunione con Cristo è, però, anche fuoco che purifica e che cancella il peccato e libera la persona dal suo male.