LA VITA COMUNITARIA: SINFONIA D’AMORE

La dimensione comunionale della prima comunità cristiana (Atti cap.4, 32-35) è la conseguenza immediata dell’effusione dello Spirito Santo avvenuta nel giorno di Pentecoste (Atti cap 2,42).
Lo Spirito Santo è la comunione del Padre e del Figlio che trabocca verso il creato e le creature.
L’uomo, creato ad immagine e somiglianza di Dio è una persona aperta alla relazione, alla comunione con tutto ciò che lo circonda.
La chiamata a vivere con gli altri emerge sin dai primi capitoli del libro della Genesi.
La comunione è per il bene dell’uomo.
I nemici della comunione sono: la solitudine o meglio il rifiuto delle relazioni, la non comunione, come espressione di amore rivolto a se stessi.
Il vero frutto del peccato è la separazione, la divisione.
L’anima della comunione, invece, è l’amore, mentre quella della divisione è l’odio.
La comunione non è da confondere con la confusione, ma è unione di diversità.
L’uniformità mortifica la comunione, ne è l’emblema Babele (Genesi 11,1). Gerusalemme, è invece, a causa dell’effusione dello Spirito Santo, la città della comunione.