La Bibbia ci racconta che, quando i nostri progenitori peccarono nel Giardino dell’Eden, non appena sentirono i passi di Dio che quella sera camminava nel giardino, si nascosero. Erano consapevoli dei propri peccati e conoscevano la santità di Dio.
I peccati ci parlano della nostra debolezza e incompiutezza, certamente ci ricordano che non siamo perfetti.
Adamo ed Eva hanno sperimentato questo. Si sono accorti di essere umani deboli, creta che si rompe.
Abbiamo bisogno di coraggio per affrontare i nostri limiti. Nella parabola del padre misericordioso notiamo la risposta diversa al peccato.
Questa volta è la risposta di Dio all’essere peccatori.
Dio non si nasconde alla nostra vista.
Dio ci aspetta sempre. Non si stanca mai di aspettare. Quando noi andiamo a confessarci il Padre, attraverso il Figlio, fa scendere su di noi lo Spirito Santo, lo Spirito della misericordia senza fine.