Ogni anno il 24 luglioBolsena, una cittadina in provincia di Viterbo (Lazio) adagiata sull’omonimo lago rievoca la passione della sua santa patrona: Santa Cristina, definita “ la grande martire” per il numero e le atrocità dei tormenti che le furono inflitti.
Gli storici collocano la persecuzione della fanciulla cristiana lungo il terzo secolo. Figlia di un comandante militare, viene rinchiusa dal padre in una torre insieme a dodici ancelle, per venerare i simulacri degli dei. Ma la giovinetta si rifiutò e il padre la punì perché si era ribellata ai suoi voleri. Successivamente venne gettata nel lago con una grande pietra legata al collo, ma la ragazza miracolosamente si salvò… dopo ulteriori prove muore per mano di alcuni arcieri che la trafiggono a morte.
Il culto di Santa Cristina è iniziato nel IV secolo… sono innumerevoli, e sparsi in tutte le chiese del mondo, i quadri e le statue dedicati alla santa del lago.
Santa Cristina di Bolsena è considerata protettrice contro il veleno dei serpenti, patrona dei marinai e dei mugnai.
L’adesione a Cristo, al Vangelo è il messaggio che questa giovane consegna alla umanità del terzo millennio.
Nei mosaici di Ravenna nella basilica di Sant’Apollinare Nuovo (VI secolo) è raffigurata tra i martiri.
Parte delle sue reliquie, al tempo del Re Guglielmo II nel XI secolo, furono trasportate nella cattedrale di Palermo dove sono tutt’ora conservate.