Nell’indire il Giubileo del 2025 Papa Francesco ha voluto che questo 2024 fosse per tutta la Chiesa l’Anno della preghiera, come tempo di preparazione a questo evento di grazia, per riscoprire il grande valore e l’assoluto bisogno della preghiera nella vita personale, nella vita della Chiesa e del mondo.
La preghiera in un mondo secolarizzato e lontano da Dio è una sfida per ciascuno di noi, perché possiamo trovare spazi e tempi adeguati al rapporto con Dio, di cui la preghiera è l’espressione più bella.
Rivolgerci pertanto a Dio è significativo.