Si celebrano quest’anno i 750 anni dalla morte di San Tommaso d’Aquino avvenuta il 7 marzo 1274 nell’Abbazia di Fossanova, nel comune di PRIVERNO (Latina).
“Non v’è città o borgo qualunque nel mondo che non conosca, almeno per fama, il nome di questo santo, che i saggi chiamarono l’angelo delle scuole, ed i santi, un angelo in carne, lume della Chiesa, distruttore di tutte le eresie passate, presenti e future”.
Ancora adolescente, Tommaso l’Aquinate aveva di nascosto indossato in San Domenico Maggiore a Napoli l’abito dei frati Predicatori.
La madre Teodora, furente aveva tentato in tutti i modi di ostacolare quella scelta religiosa ma non essendo riuscita nel suo intento, fece arrestare e rinchiudere il figlio nel castello di Roccasecca.
Qui Tommaso poteva ricevere solo le visite delle sorelle, che avevano avuto dalla madre l’incarico di far cambiare scelta di vita al fratello.
Fallito anche il tentativo delle giovani donne, intervennero i suoi fratelli con un episodio poco corretto.
Alla fine lo visitarono gli angeli e gli cinsero la vita con un cingolo.