Quanto abbiamo imparato nella nostra vita dagli altri? Siamo ciò che le nostre relazioni ci fanno essere, dalla famiglia alla scuola, dal lavoro alle amicizie. Gli altri siamo noi perché gli altri ci aiutano a costruirci.
«Un essere umano è fatto in modo tale che non si realizza, non si sviluppa e non può trovare la propria pienezza «se non attraverso un dono sincero di sé». E ugualmente non giunge a riconoscere a fondo la propria verità se non nell’incontro con gli altri: «Non comunico effettivamente con me stesso se non nella misura in cui comunico con l’altro» (FT 87).
Nell’incontro, l’altro è dono per me. «L’arrivo di persone diverse, che provengono da un contesto vitale e culturale differente, si trasforma in un dono, perché «quelle dei migranti sono anche storie di incontro tra persone e tra culture: per le comunità e le società in cui arrivano sono una opportunità di arricchimento e di sviluppo umano integrale di tutti. Perciò chiedo in particolare ai giovani di non cadere nelle reti di coloro che vogliono metterli contro altri giovani che arrivano nei loro Paesi, descrivendoli come soggetti pericolosi e come se non avessero la stessa inalienabile dignità di ogni essere umano» (FT 133).
Creare una nuova cultura dell’incontro, è la nostra missione. «La vita è l’arte dell’incontro, anche se tanti scontri ci sono nella vita. Tante volte ho invitato a far crescere una cultura dell’incontro, che vada oltre le dialettiche che mettono l’uno contro l’altro. È uno stile di vita che tende a formare quel poliedro che ha molte facce, moltissimi lati, ma tutti compongono un’unità ricca di sfumature… Il poliedro rappresenta una società in cui le differenze convivono integrandosi, arricchendosi e illuminandosi a vicenda, benché ciò comporti discussioni e diffidenze. Da tutti, infatti, si può imparare qualcosa, nessuno è inutile, nessuno è superfluo. Ciò implica includere le periferie»
(FT 215).
Il nostro impegno quotidiano è fatto di incontri, relazioni, intrecci di volti… siamo fatti per vivere con gli altri. Anche in questo anno giubilare coltiviamo il nostro essere relazione per lasciare tracce di Dio in tante persone.