«Nei giorni della Settimana Santa la riflessione dei credenti è dominata dal mistero della Croce. Alla sua luce possiamo meglio comprendere il valore del servizio, del lavoro e per voi, cari giovani, anche dello studio.
La Croce è simbolo di un amore che si fa dono totale e gratuito. La Croce non testimonia, forse, l’amore di Cristo per noi? La Croce è una silenziosa cattedra d’amore, presso la quale s’impara ad amare sul serio. Alla sequela di Cristo, Re crocifisso, i credenti imparano che “regnare” è servire cercando il bene altrui, e scoprono che nel dono sincero di sé s’esprime il senso autentico dell’amore. San Paolo ci ripete che Gesù “ci ha amato e ha dato sé stesso per noi” (Cfr. Gal 2,20)» (Discorso, 25 marzo 2002).
Sant’ Alfonso Maria de Liguori
«Chi vuole, insegna san Bonaventura, crescere sempre da virtù in virtù, da grazia in grazia, mediti sempre Gesù appassionato. E aggiunge che non vi è esercizio più utile per rendere un’anima santa, che considerare spesso le pene di Gesù Cristo. Inoltre diceva sant’Agostino che vale più una sola lacrima sparsa per memoria della Passione di Gesù, che un pellegrinaggio sino a Gerusalemme e un anno di digiuno in pane e acqua» (Cfr. L’amore delle anime).
Santa Teresa di Lisieux
«Il cantico della sofferenza unita alle sofferenze di Gesù è quello che rapisce di più il suo cuore. Gesù brucia d’amore per noi. Guarda il suo volto adorabile!
Guarda i suoi occhi spenti ed abbassati!
Guarda le sue piaghe! Guarda Gesù nel suo volto… là vedrai quanto egli ci ama».