Gesù ha chiesto a suor Faustina una novena che precedesse e preparasse la festa della Divina Misericordia (prima domenica dopo la santa Pasqua): «Il Signore mi ha detto di recitare questa coroncina per nove giorni prima della festa della Misericordia» (Diario, 796).
La novena, che inizia il Venerdì Santo e che va recitata per nove giorni consecutivi senza interruzione, consiste nella recita della coroncina della Divina Misericordia a cui sono state legate straordinarie promesse: la promessa rivolta a tutti i fedeli è questa: «Durante questa novena elargirò alle anime
grazie di ogni genere» (Diario, 796).
Nelle pagine del Diario troviamo anche una bella novena (nn. 1210-1229), chiesta da Gesù a santa Faustina il 26 marzo 1937 (Diario, 1058-1059), ma messa per iscritto verso la fine del suo primo soggiorno nell’ospedale di Pradnik: «Desidero che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Ogni giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia.
Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione» (Diario, 1209).
Questa novena, così come la promessa in essa contenuta, è rivolta a Faustina e non alla totalità dei fedeli, per cui non fa parte delle forme del culto. Nonostante ciò, tutti possono pregare con le parole di questa novena, perché con assoluta certezza Gesù vuole estendere i benefici spirituali a tutti i fedeli.
Sebbene il tempo che va dal Venerdì Santo al sabato prima della Il domenica di Pasqua possegga un particolare privilegio per la recita della novena, tuttavia essa può essere recitata anche in un qualsiasi altro periodo dell’anno.