Se scorriamo i modelli di santità lungo la storia troveremo anzitutto gli apostoli e gli evangelisti, per la singolare vicinanza all’evento Cristo, quindi martiri, senza grandi distinzioni sul ruolo ecclesiale o sullo stato di vita da loro vissuti, perché il martirio diventa la somma testimonianza di fede e finisce pe assorbire tutti gli altri aspetti. Terminata l’epoca in cui il martirio era tanto diffuso, i modelli di santità riconosciuti e proposti dalla Chiesa sono stati pe lo più vescovi, presbiteri e religiosi. Oggi la coscienza ecclesiale è cambiata la vita matrimoniale è stata compresa come un luogo di santità; la sessualità e la procreazione come luoghi di donazione eroica, e la vita laicale come una condizione in cui il credente può donare tutto se stesso in una sequela radicale del Signore. Ed ecco perché negli ultimi decenni tanti laici e tanti coniugi;
sono stati indicati come modello di vita cristiana.
Santi Luigi Martin e Zelia Guérin
Luigi Martin nasce a Bordeaux, in Francia, il 22 agosto 1823. Vuole consacrarsi a Dio, ma l’ostacolo insormontabile è lo studio del latino; diventa così un orologiaio.
Zelia Guérin nasce in un sobborgo di Saint Denis, nella Francia nord occidentale; vuole farsi suora tra le Figlie della Carità, ma la superiora le dice che non è quella la volontà di Dio. E la merlettaia, quando nell’aprile del 1858 incontra Luigi e sente distintamente che è l’uomo che il Signore le ha destinato. Dopo soli tre mesi sposano, il 12 luglio.
All’inizio orientano loro matrimonio verso la verginità e ci vuole l’accompagnamento di un confessore per indirizzare entrambi verso il dono di sé.
Nascono i figli, nove in tutto, di cui quattro muoiono in tenera età. Luigi e Zelia lavorano entrambi, assicurando alla famiglia una certa agiatezza, di cui tuttavia non fanno sfoggio; anzi, il “di più” diventa dono per i poveri. Ma la loro vita non è priva di sofferenze: conoscono la malattia e la morte di quattro dei loro figli. Accettano tutto con grande fede e con la consapevolezza di aver allevato dei figli per il cielo.
La loro forza viene dalla Messa quotidiana, dalla Confessione frequente, dall’adorazione eucaristica, dalla preghiera personale e comunitaria, dalla partecipazione alla vita parrocchiale.
Zelia è una mamma tenerissima. Scrive nella lettera datata 4 aprile 1868:
«È un lavoro così dolce occuparsi dei propri bambini!». In casa i figli sentono di essere desiderati e che i genitori vivono per loro: far piacere a Gesù e far piacere ai genitori diviene così un’unica realtà. Luigi e Zelia crescono le loro figlie in un ambiente familiare di grande laboriosità e generosità, ma soprattutto di grande fede, che porterà tutte e cinque a consacrarsi al Signore.
Teresa, la più piccola, verrà proclamata santa nel 1925 e lei, che non ha mai avuto coscienza di essere santa, dice: «Il Signore mi ha dato due genitori più degni del cielo che della terra». Lei, a cui la Chiesa riconosce di aver indicato la “piccola via” per raggiungere la santità, dichiara di aver imparato la spiritualità del suo “sentierino”, facendo gli esami di coscienza sulle ginocchia della mamma e imparando il catechismo in braccio al papà.
Zelia muore di cancro, nel 1877, a 45 anni.
Rimasto vedovo a 54 anni, Luigi si dedica interamente alla felicità eterna delle sue figlie, di cui cura l’educazione in rimarchevole continuità con la madre scomparsa, con lo scopo di «allevarle tutte per il cielo». Pretende l’ordine e la pulizia in tutto e si mostra dispiaciuto quando, per distrazione o negligenza, si spreca, si perdono le cose, si deteriora qualcosa… Testimonierà la figlia, suor Genoveffa:
«Noi non avevamo che una domestica, ma era lui che faceva il lavoro grosso».
Gioca con le figlie, le porta in pellegrinaggio, in vacanza e organizza viaggi insieme a loro… ma al primo posto c’è sempre la Trinità. Muore dopo un lungo declino fisi-co, nel 1894, dopo aver avuto la gioia di donare al Signore tutte le sue amate figlie.
Insieme, come coppia di sposi, sono stati beatificati sotto il pontificato di
Benedetto XVI il 19 ottobre 2008, Giornata mondiale delle missioni.
Il 18 ottobre 2015 i genitori di santa Teresa di Lisieux, Luigi e Zelia Martin,
sono stati canonizzati da papa Francesco.
È la prima coppia di sposi canonizzati in quanto coppia e questo è un bel segno, soprattutto per le famiglie cristiane, che spesso sono lasciate senza sostegno e devono andare controcorrente, specialmente nel mondo occidentale, per vivere ed educare i figli nella verità della creazione, con quell’amore che Dio ci ha donato in Cristo.