Isacco è nato da una madre vecchia e ormai sterile, Sara, e da un padre molto anziano, Abramo. Abramo gli imporrà il nome di ISACCO che significa: “il Signore ha riso”.
Dio dopo alcuni anni chiederà la vita del bambino con un sacrificio sul monte Mòria (Genesi 22) Dio però risparmia Isacco per la fede purissima di Abramo.
Isacco continuerà a viver nella tenda di suo padre nel deserto vicino a Ebron, poi sposerà Rebecca una giovane che viveva “nel paese dei due fiumi, l’Aram Naharàim, ossia la Mesopotamia, ed era figlia di Betuèl, un nipote di Abramo, figlio di suo fratello Nacot.
Il libro della Genesi narra dal 24° capitolo la storia di questa donna, allorché Abramo manda il suo maggiordomo Elièzer nella città dove risiedeva Betuel per trovare una moglie adatta al proprio figlio Isacco.
Rebecca si rivela una giovane gentile e garbata, pur senza conoscerlo, offre da bere, ala sorgente della sua città, a Eliezèr ed ai suoi cammelli.
Labano con la madre Mìlka prima che Rebecca parta impartiscono la benedizione: “Tu, sorella nostra, diventa migliaia di miriadi e la tua stirpe conquisti la porta dei suoi nemici” (Genesi 24,60).
L’incontro tra Isacco e Rebecca avviene in campagna al tramonto del sole e subito la prese in moglie (24, 63-67).
Rebecca poi generò due gemelli il primo fu Esaù- Edom, fulvo di pelo, e che ottenne la primogenitura, l’altro bambino fu chiamato Giacobbe (che in ebraico significa “Dio protegge”).