CASTRENZE DI BELLA 

Nacque a Monreale  (PA) il 5 febbraio 1738, e fin da giovane lasciò la sua terra natia per trasferirsi a Partinico prima, e Montelepre dopo. Il motivo che spinse il Di Bella a cambiare dimora fu  il suo carattere inquieto ed estroverso; infatti peregrinava di paese in paese e infine riuscì a trovare una sistemazione definitiva a Montelepre. Dopo alcuni anni conobbe Giuseppina Galluzzo e se ne innamorò. Il loro amore fu contrastato dal padre della ragazza, che non voleva concederla in sposa a quel giovane privo di una posizione economica. Ma il Di Bella riuscì lo stesso ad avere la ragazza, organizzando una «fuitina» e coronando così il suo sogno d’amore. Dopo il matrimonio, con i beni avuti in eredità dal suocero, il Di Bella ben presto intraprese l’attività di banchiere privato e, sebbene analfabeta, riuscì  in compagnia del fratello Giovan Battista ad amministrare i suoi beni. Non avendo avuto figli, alcuni mesi prima di morire, lasciò per testamento tutti i suoi beni ed averi ai monteleprini per costruire delle opere pie, quali: il Monte di Prestamo, il Collegio di Maria e dei Preti e l’Ospedale. Avendo lasciato l’usufrutto di tutti i beni alla moglie, bisognò attendere le morte di costei, avvenuta il 12 marzo 1798, per investire le cospicue somme e per iniziare le opere. Morì a Montelepre il 5 novembre 1797 e le sue spoglie unite a quelle della moglie, furono tumulate nella Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio. Due anni dopo la sua morte, nel 1799, il re Ferdinando IV di Borbone, per il fattivo interessamento del Di Bella verso i monteleprini, nella facciata principale della casa di sua abitazione, fece collocare una lapide marmorea.