La Madonna invocata sotto il titolo del’Udienza si venera presso la Chiesa del Carmine di Giuliana, rifacimento settecentesco dell’antica Chiesa della SS. Nunziata. Il suo culto fu introdotto in Sicilia dai Carmelitani che già alla fine del XIII secolo avevano in Giuliana un convento ricordato dalla tradizione per essere stato visitato da S. Alberto da Messina. Il titolo “dell’Udienza” deriverebbe da un’antica tradizione carmelitana secondo la quale Maria ogni anno dopo la Pasqua si recava sul Monte Carmelo per ascoltare le suppliche dei fedeli. Dunque Madonna che concede “udienza” che ascolta i bisogni di chi invoca. Nel 1709 la piccola comunità carmelitana di Giuliana fu trasferita altrove e ciò rese, probabilmente, meno intensa la venerazione alla Madonna dell’Udienza, anche se rimase aperta al culto la Chiesa della SS. Nunziata, che già alla fine del Seicento era comunemente detta “del Carmine”. La venerazione prese nuovo vigore nel 1837, anno del colera. Alla Vergine Santissima dell’Udienza fu attribuita la fine del terribile morbo che decimava la popolazione. Un manoscritto dell’Ottocento, conservato preso la Biblioteca Comunale di Palermo, narra che tra le angosce della malattia il cappellano della Chiesa del Carmine pensò di accendere una lampada ad olio alla Madonna dell’Udienza e “si accorse che la statua tramandava molto sudore specialmente nella faccia, collo e petto, tosto chiamò dei fedeli per osservare l’affare”. Dapprima la statua fu ben asciugata e le porte della chiesa vennero chiuse scrupolosamente, ma il sudore si trovò ancora più abbondante. Di nuovo il simulacro venne chiuso in un altro luogo più custodito e la sudorazione si ripeté inspiegabilmente. Il manoscritto dice ancora che la sudorazione “si replicò sino alla quinta e sesta volta pubblicamente” e “cessò immediatamente il colera”. La festa della Madonna dell’Udienza si celebra il 03 settembre di ogni anno ed è curata dalla Confraternita di Maria SS. degli Agonizzanti. Spettacolare è la processione per le dimensioni e la pesantezza della vara che attraversa le strade strette e tortuose del paese. Precede la festa un solenne novenario durante il quale si recitano le sette allegrezze di Maria e si canta il rosario in dialetto siciliano. Nel 1987, in occasione dell’Anno Mariano indetto da Giovanni Paolo II e del 150° anniversario del miracolo del colera, mons. Salvatore Cassisa, arcivescovo di Monreale, ha elevato la Chiesa del Carmine di Giuliana a Santuario della Madonna dell’Udienza. Il prezioso simulacro alabastrino risale ai primi anni del Cinquecento e raffigura la Vergine che con la mano sinistra sorregge il Bambino il quale le porge nella destra una melagrana, simbolo dell’unità della Chiesa.
GIUSEPPE SCATURRO