SANTUARIO SAN MASSIMILIANO KOLBE DÌ CARINI

SANTUARIO KOLBEA Carini esiste anche un altro santuario mariano – kolbiano inaugurato nell’ ottobre del 1983 con un solenne rito ufficiato dal cardinale Josef Glemp, primate della Polonia ed eretto subito a santuario con la bolla del vescovo Mons. Salvatore Cassisa: la chiesa infatti è dedicata al frate francescano martire polacco San Massimiliano Kolbe. Egli nasce nel 1894 in Polonia e da giovane entra nell’ordine dei francescani. Durante l’avvio del secondo conflitto mondiale, svolge un intenso apostolato missionario in Europa e in Asia. Ammalato di tubercolosi, nel 1941 è deportato ad Auschwitz e viene destinato ai lavori più umilianti, come il trasporto dei cadaveri al crematorio. Nel campo di sterminio Kolbe offre la sua vita di sacerdote in cambio di quella di un padre di famiglia, suo compagno di prigionia. Muore pronunciando le sue ultime parole «Ave Maria», il 14 agosto 1941. Giovanni Paolo II lo ha chiamato «patrono del nostro difficile secolo». La sua figura si pone al crocevia dei problemi emergenti del nostro tempo: la fame, la pace tra i popoli, la riconciliazione, il bisogno di dare senso alla vita e alla morte. “Terminata la sua vita terrena Padre Kolbe non ha cessato di “lavorare” ma, come era solito affermare, mentre sulla terra doveva stringere la mano di Maria per chiedere il suo aiuto, ora in Cielo può lavorare con ambedue le mani, quindi è nostro grande intercessore presso Dio. Mi pare di vedere il PadrKOLBEe Kolbe tutto intento a prendersi cura di chi lo prega; lo vedo portare le nostre richieste al Signore, per mezzo di Maria; lo vedo intercedere per noi con la forza che nasce dalla sua amicizia con Dio.” (Padre Luigi M. Faccenda). Il santuario viene comunque dichiarato “mariano” poiché i frati minori conventuali, la cui presenza a Carini risale al 1546, hanno sempre svolto delle attività che promuovevano il culto all’Immacolata. Il santuario si trova a ridosso di Villa Belvedere, residenza estiva dei baroni La Grua, e col passare degli anni si è andato sempre più ampliando fino a raggiungere il suo assetto completo quando si ebbe l’erezione a parrocchia della chiesa – santuario nel 1988. Ogni anno accorrono in questo luogo numerosi pellegrini che vogliono rivedere il loro cammino di fede o vogliono accostarsi al sacramento della Penitenza. La chiesa è arricchita da numerose vetrate artistiche che rappresentano a grandi linee la vita di S. Massimiliano, che ha vissuto promuovendo la spiritualità francescana e mariana, e nelle stanze adiacenti è allestita una mostra permanente di pittura contemporanea intitolata “P. Kolbe: l’olocausto”. Infine, il santuario, nel corso degli anni, ha sviluppato una notevole attività artistico – culturale con grande afflusso di pubblico e ogni estate è sede di grandi manifestazioni, tra cui un opera lirica e rassegna di prose e operette. “O Dio, che hai dato alla Chiesa e al mondo San Massimiliano Maria Kolbe, sacerdote e martire, ardente di amore per la Vergine Immacolata, interamente dedito alla missione apostolica e al servizio eroico del prossimo, per la sua intercessione concedi anche a noi, a gloria del Tuo Nome, di impegnarci senza riserve al bene dell’umanità per imitare, durante la nostra vita e nell’ora della morte, Cristo Tuo Figlio. Amen.”

Centro Attività Francescane “P. Kolbe”, Villa Belvedere Carini (PA)

Note, storia, testimonianze, immagini – Palermo 1983