Lia. Figlia maggiore di Làbano, sposò Giacobbe con un inganno del padre. Ebbe sei figli, antenati di altrettante tribù d’Israele, e una figlia.
Rachele. Bella figlia di Làbano. Per amor suo Giacobbe lavorò gratis sette anni per Làbano, quindi altri sette anni, dopo che il suocero con un inganno gli aveva fatto sposare Lia. Rachele rimase sterile per molti anni, poi ebbe Giuseppe. Quando Giacobbe partì per il suo paese, ella portò via di nascosto gli dèi domestici del padre. Morì in Canaan partorendo il secondogenito Beniamino. (Genesi 29-30; 35,18-20).
Il testo biblico ci presenta Rachele che sta davanti ad un pozzo nel deserto ove sono raccolti alcuni pastori della zona che attendono di essere radunati per rimuovere la grossa pietra che protegge la bocca del pozzo e così dissetare se stessi e il gregge.
C’è là, anche uno straniero, Giacobbe, nipote di Abramo che sta fuggendo dalla vendetta del fratello maggiore Esaù, a cui ha rubato con inganno i diritti della primogenitore.
I suoi occhi si incontrano con quelli di Rachele il cui nome significa “Capretta” e subito nasce l’amore.
(Genesi 29)
Ma Labano dapprima le concede Lia “dagli occhi smorti”, e dopo alcuni la bella Rachele. Da entrambe queste donne nasceranno i capi delle varie Tribù d’Israele.