XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – 03 Novembre 2024
Dal Vangelo secondo Marco Mc 12,28-34 L’uomo fu creato ad immagine di Dio. Dio non ha un corpo e pertanto l’uomo non è immagine di Dio nei tratti somatici. Dio è spirito, e la somiglianza uomo – Dio è di carattere spirituale. Dio è Amore e come tale deve essere necessariamente “molteplice”. L’amore, infatti richiama necessariamente un “amante” e un “amato”. Il peccato però ha fatto rompere l’unità interiore dell’uomo. Ogni parte dell’uomo ha camminato per conto proprio senza l’armonia unificante dell’amore. L’uomo realizzerà se stesso “ricomponendosi” nell’unità dell’amore secondo il progetto di Dio. Il vero amore è frutto di Continua a leggere →
ATTENZIONE AI MALATI
Amava ripetere continuamente San Vincenzo de Paoli: “amiamo Dio, fratelli e sorelle, ma amiamolo a nostre spese con la fatica delle nostre braccia, con il sudore del nostro volto” Fin dagli inizi la comunità cristiana iniziò a prendersi cura degli ammalati e questo ci viene ricordato da Luca nel libro degli Atti degli Apostoli. Là dove l’uomo e la donna soffrono è una realtà buona incontrare dei cristiani che confortano, lottano accanto ai deboli, ai fragili. Grandi figure di santi e sante hanno costellato il cielo. Uno dei più grandi testimoni dell’amore di Cristo è stato San Giovanni di Dio Continua a leggere →
SAMARITANI OGGI
I discepoli di Gesù continuano a testimoniare la loro fede nel regno di Dio, fattosi presente nella storia attraverso Gesù di Nazareth, manifestando come Lui l’attenzione di Dio per i sofferenti e aprendo il cuore alla speranza che la vita di Dio trionfa sempre sulla morte. Amava ripetere Don Orione: “nel più misero degli uomini brilla l’immagine di Dio: siamo apostoli di carità… Seminiamo a larga mano sui nostri passi opere di carità e di amore; asciughiamo le lacrime di chi piange, sentiamo il grido angoscioso di tanti fratelli e sorelle che soffrono e anelano a Cristo: andiamo a loro Continua a leggere →
SANTUARIO DI MONTEVERGINE
Si trova in Campania ed è un santuario dedicato alla Madre di Dio. La prima raffigurazione della Vergine, sarebbe da attribuire all’artista Gualtiero, guarito miracolosamente da una frattura al braccio. L’opera rappresenta la Madonna delle Grazie in atto di porgere la mammella al bambino Gesù. Il dipinto viene chiamato dal popolo Madonna di San Guglielmo. Questi ha dipinto la Madre di Dio come Regina incoronata e seduta in trono. Il Santuario è stato dedicato a Santa Maria e consacrato nella Pentecoste del 1126. Negli anni successivi iniziarono donazioni e lasciti, anche in forza dei pellegrinaggi che le persone compivano da Continua a leggere →
TI ASPETTO
Ti aspetto, Signore Tu, su cui riposa tutta la mia speranza. Ti aspetto nella certezza che verrai nel momento scelto da te. Ti aspetto con tutto il desiderio di un cuore che si è donato a te. Ti aspetto e cerco nel silenzio di riconoscere i tuoi passi. Ti aspetto nel profondo del mio cuore, come si aspetta la felicità. Ti aspetto, tu infinitamente ricco, che vuoi colmare la povertà. Ti aspetto nell’ora delle tenebre, tu luce che dissipa tutte le tenebre. Ti aspetto nel momento del dolore, tu conforto e sostegno dell’offerta. Ti aspetto ad ogni istante perché è Continua a leggere →
XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – 27 Ottobre 2024
Dal Vangelo secondo Marco Mc 10,46-52 La città è sempre un crocevia di incontri e di traffici. Se poi ci si colloca su un’arteria principale, nel quartiere del mercato o delle botteghe artigiane, lo strepito e la calca sono assicurati. Buttati nel caos e nello stress, nel turbinio del fare, rischiamo di non sapere più distinguere, discernere, scegliere. Potrebbe capitarci di non sapere più dietro a quale “messia” abbiam preso a camminare, tanto da sentirci solo infastiditi da voci che risvegliano la nostra coscienza intorpidita. L’episodio di Bartimeo è costruito da Marco in modo mirabile. La sezione del capitolo 10, Continua a leggere →
TUTT I SANTI – 01 Novembre 2024
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 5,1-12a “Beato te!”. È un’espressione ch spesso sentiamo e diciamo noi stessi: beato te! Di quale beatitudine stiamo parlando? A quale felicità guardiamo, quasi con una punta di invidia? Oggi è beato chi ha soldi, chi ha una bella situazione economica, un lavoro prestigioso e ben retribuito, chi ha una bella famiglia, chi è rispettato e valorizzato per le sue capacità… quante altre situazioni ci potrebbero far dire “beato te!”. Ma il Signore sconvolge il nostro modo di pensare. Egli ha appena cominciato la sua vita pubblica, ha chiamato i primi discepoli che subito lo Continua a leggere →
LA MESSA: LA LITURGIA DELLA PAROLA
Durante la celebrazione della Messa noi partecipiamo a due banchetti: alla mensa eucaristica e alla mensa della Parola. Durante la proclamazione delle letture è determinante il silenzio: i fedeli si siedono e ascoltano in silenzio, lì c’è Dio che parla al suo popolo. La liturgia della Parola è composta da tre parti: le letture, l’omelia, la professione di fede e la preghiera dei fedeli. Quando una persona parla, è difficile ascoltare quanto sta dicendo; ancora più se è Dio che parla e si rivolge al suo popolo. Nella Liturgia della Parola è Cristo stesso, presente e risorto, che parla. Accanto Continua a leggere →
LA MESSA: LA LITURGIA DELLA PAROLA – 2ª PARTE
Nella prima lettura si legge un brano dell’Antico Testamento, salvo qualche eccezione nel tempo pasquale. A questa lettura segue sempre il Salmo. Nelle domeniche o nelle solennità, si legge anche una seconda lettura, tratta dalle letture di S. Paolo o di altri apostoli. Le pagine dell’antico testamento possono essere o di carattere storico, o profetico, o sapienziale. Segue sempre la proclamazione di un salmo a cui interviene il popolo. Mediante il salmo il popolo dice grazie a Dio per tutto quello che fa, o invoca il suo aiuto e la sua forza. Nelle domeniche generalmente si proclama una seconda lettura, Continua a leggere →
SOLE SENZA TRAMONTO
O Cristo, pane vivo disceso dal cielo, grande sole che mai tramonta all’orizzonte della Chiesa e del mondo, rendici capaci di rimanere con te in silenzio e adorarti con tutte le forze. Donami il tuo amore e la tua grazia: questo mi basta.