
LA RISURREZIONE
Cristo “si risveglia” dal sonno mortale e si leva in piedi, risorge. Gesù come ogni uomo piomba nella fossa della morte ma, essendo anche Dio, varca quell’abisso ripresentandosi non più nella esistenza fenomenica, bensì nella vita eterna della sua divinità. Nell’evento della Pasqua di Cristo è coinvolta l’intera umanità, attraversata dalla divinità. Gesù infatti aveva detto: “quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me” (Gv 12, 32). Le “apparizioni” del Risorto sono incontri dove il Maestro Gesù si fa vedere vivo dai suoi. Rimane famoso l’incontro con i discepoli di Emmaus i quali inizialmente non riconoscono in quel viandante Continua a leggere →
LA PREDICAZIONE DI GESÙ
Nei Vangeli Gesù rivolge ai suoi discepoli diversi discorsi sull’amore partendo da quello dell’amore per Dio e poi per il prossimo. In quello dell’ultima Cena Gesù parla di totalità dell’amore, capace di infrangere ogni barriera etnica e culturale e di abbracciare anche il nemico. (Matteo 5,43-45) Nei suoi scritti San Giovanni abbandona il termine greco eros e ne adotta uno più ampio agape, donazione, di sé in una maniera disinteressata. Il Cristo crocifisso è, dunque, un vessillo d’amore piantato nel cuore della storia, verso il quale deve fissarsi lo sguardo dell’umanità. Nel cielo spirituale dell’apostolo Giovanni due sono le stelle Continua a leggere →
SAN JOSEMARIA ESCRIVÀ
Josemaria Escrivà nacque a Barbastro (Spagna) il 09 Gennaio 1902. Fu ordinato sacerdote nel 1925. Nel 1927 iniziò a Madrid un instancabile lavoro pastorale dedicandosi in particolare ai poveri e agli ammalati nelle borgate e negli ospedali. Il 02 Ottobre del 1928 ricevette una speciale illuminazione divina e fondò l’Opus Dei, una istituzione della Chiesa che promuove fra i cristiani di tutte le condizioni sociali una vita coerente con la fede in mezzo al mondo attraverso la santificazione delle opere di ogni giorno, il lavoro, la vita familiare, la cultura… Alla sua morte, nel 1975 la sua fama di santità Continua a leggere →
IL PANE DI VITA
Egli è il pane di vita. Chi mangia la vita non può morire. Andate da lui e saziatevi, perché è il pane di vita. Andate a lui e bevete perché egli è la fonte. Andate a lui e siate illuminati, perché è la luce. Andate a lui e diventate liberi, perché dov’è lo Spirito del Signore è la libertà. “Io sono il pane di vita. Chi viene a me non avrà più fame. Chi crede in me non avrà più sete”. S. AMBROGIO
XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – 09 Luglio 2023
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 11,25-30 In quel tempo Gesù disse: “Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo Continua a leggere →
LA NOTTE OSCURA DELLA PASSIONE
Nel cristianesimo c’è un “molto di più” come dice l’apostolo Paolo: Dio decide di deporre il manto della sua trascendenza e, sceglie di assumere in sé la carne, la nostra finitudine e fragilità. Comincia a farlo attraverso la nascita umana che è un inizio nel tempo. Da adulto è costantemente in solidarietà con gli ultimi della terra e si attira l’accusa di frequentare cattive compagnie di prostitute, pubblicani e peccatori. Gesù Cristo non si accosta solo all’uomo ma diventa uomo percorrendo la lunga galleria oscura della passione e della morte. La “Passione” allora diventa l’atto estremo dell’“incarnazione”, Dio in Cristo Continua a leggere →
DALLA MORTE ALLA GLORIA
La morte di Cristo, rimane apparentemente una brutta morte. L’incontro tra Dio e l’umanità diventa così totale, anche attraverso l’assunzione della colpevolezza e non solo della finitudine. Colui che ha sofferto ed è morto come ogni persona non cessa di essere l’IO-Sono eterno ed infinito. Per questo San Paolo conclude il suo cantico ai Filippesi con l’ascensione gloriosa di Cristo che spezza il limite della morte e diventa il Signore della vita. La morte non può essere l’ultima parola quando di mezzo c’è Dio. La croce da patibolo infame si trasformava in trono del Signore che ritorna a risplendere nella Continua a leggere →
SAN LEOPOLDO MANDIC
Nato il 12 maggio 1866 nella Dalmazia meridionale, a sedici anni entra tra i Frati Cappuccini di Venezia. Si dedica alla riunificazione della Chiesa ortodossa. Si dedica soprattutto al ministero del Sacramento della Penitenza. Dal 1906 è a Padova. Viene apprezzato per la sua straordinaria mitezza. Muore il 30 luglio 1942 dopo un lungo deterioramento della salute. Papa Paolo VI lo ha beatificato nel 1976. Giovanni paolo II, lo ha canonizzato nel 1983. San Leopoldo Mandic spese quasi metà della sua via nella sua cella-confessionale, dedicandosi all’accoglienza dei fedeli, in particolare ebbe grande premura dei poveri e dei peccatori.
IL TUO AMORE È FEDELE
Io credo nel tuo Amore, o mio Dio. Guardando la Croce, fa’ che possa vedere il Cristo che inclina la testa come per darmi un bacio. Fa’ che possa vedere il suo cuore aperto come per offrirmi un rifugio. Fa’ che io non abbia più paura: perché tu mi ami e vuoi che noi ci amiamo, l’uno l’altro. Anche se siamo peccatori, tu ci ami, il tuo amore è fedele. Se noi crediamo nel tuo amore, non ci sarà difficile riconoscere i poveri, anche nella nostra stessa casa. S. TERESA DI CALCUTTA
XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – 02 Luglio 2023
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 10,37-42 In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: “Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà trovato la sua vita, la perderà; e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà…”. Con il vangelo odierno, tratto ancora dal “discorso missionario” (Mt 10), Gesù spiega cosa significa essere suoi discepoli, vivendo come veri Continua a leggere →