SORPRESI DAL MISTERO

Siamo nel vortice delle’ notizie, l’orrore del terrorismo, i viaggi nel mondo di Papa Francesco, gli incontri, le sfide, la tenerezza di una Chiesa povera e disarmata, il sussulto mortale di guerra in Ucraina, l’elezione del Presidente della Repubblica, Mattarella, le inquietudini di catastrofe sul versante libi-co, l’abisso infinito di morti in quella bara che si chiama Mediterraneo e che

ci accusa maledettamente.

Agonia della storia, presagio di futuro. Ed è, appunto, in nome di questo Muro che siamo chiamati a riempire di speranza la terra, a’ritrovare nella storia lo sviluppo di un progetto, chiamati a giurare sul mistero di una notizia “altra”. Sì, mistero. Il mistero del creato, di questa piccola zolla di terra che gira vertiginosamente nello spazio. Milioni di piccoli sistemi solari contenuti in un millimetro cubo di materia inerte… cos’è la notizia? Notizia è la vita, è lo stupore di quel centro infinitesimale da cui si dilata un immenso programma, con una infinità di caratteri originalissimi irripetibili, che nessun computer potrebbe mai elaborare. Certo, la scienza spiega. Milioni di cellule nervose, perfettamente legate le une alle altre, è la nostra corteccia cerebrale. Ma può bastare questo per spiegare l’immenso bisogno che abbiamo di vivere e di essere felici? Mistero dell’uomo, del nostro essere uomini. Siamo circondati, penetra-ti, posseduti dal mistero. Siamo mistero noi stessi, creati ad immagine e somiglianza di Dio.

E c’è un mistero che sovrabbonda di stupore, di inaccessibile, il mistero di un Dio che si fa uomo, che decide di “decadere” dalla sua situazione di Dio. Sconfinato mistero, ché ci fa trasalire ancora di più, l’uomo fa parte del corpo, della carne di Cristo. Se facciamo controllare il sangue, il nostro sangue appartiene al gruppo sanguigno di Cristo. Un mistero da capogiro, follia della fede, una verità esagerata, eccessiva, globuli bianchi, globuli rossi, il sangue, la carne di ogni uomo che diventa il Corpo di Cristo! Come non impazzire? Cristo, il mistero capace di rivolgersi all’infinito desiderio dell’uomo. Cristo, che spiega il senso, il significato di questa navigazione cosmica sulla quale tutti viaggiamo. Cristo, fondamento della Chiesa, di una Chiesa povera e disarmata, la Chiesa di Papa Francesco, tenda di contemplazione, Vangelo aperto sulla stra-da, vocazione all’abbraccio di tutti, delle fedi e dei popoli che si affacciano alla nostra accoglienza. Cristo, che ci dà, nella potenza dello Spirito, forza e fantasia sufficienti per credere che l’umanità cammina verso la sua riuscita definitiva.

NINO BARRACO

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