ALLA SCOPERTA DELLE OPERE DI MISERICORDIA

«È mio vivo desiderio che il popolo cristiano rifletta durante il Giubileo sulle opere di misericordia corporale e spirituale. Sarà un modo per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà e per entrare sempre di più nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina» (n. 15).

Con queste parole, contenute nella Bolla d’indizione dell’anno giubilare Misericordiae Vultus, Papa Francesco dà un chiaro indirizzo a tutta la Chiesa, perché la riflessione sulla misericordia non si fermi semplicemente ad un espressione di concetti, ma si radichi nel modo stesso che Dio ha scelto per “parlare di misericordia”: l’ha resa fattiva nel suo rapportarsi agli uomini mostrandosi un Dio sollecito verso la necessità dei poveri e dei sofferenti nell’anima e nel corpo.

Così Gesù Cristo più che offrire una catechesi fatta solo di parole e di immagini ha preferito farsi vicino ai malati, ai bisognosi di conforto e di attenzione, ai peccatori per reintegrarli nella giustizia e nella verità.

Riscoprire le “opere di misericordia” in quest’anno giubilare significa allora capire che  misericordia è un opera qualcosa che si fa e così diventa educante sia per chi la compie sia per chi la riceve. Pian piano perché allora verranno proposte alcune riflessione su questi aspetti passando in rassegna le diverse opere di misericordia.

Tiberio Cantaboni

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