Lunedì 18 Aprile 2016

Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 10,1-10

Gesù fa il proprio autoritratto di buon Pastore procedendo per contrasti. Si differenzia da tanti altri pastori «ladri e briganti», cioè sfruttatori e ladri di coscienze. Essi si infiltrano tra gli uomini per sorprenderli di notte; Gesù, invece, viene in pieno giorno, dichiara le sue intenzioni, si mette al loro servizio per difenderli dal male. Il Figlio dell’uomo si differenzia anche dai pastori che non sono altro che mercenari. Il loro mestiere non è servizio, ma sfruttamento. Gesù è la porta per il quale si deve passare per essere legittimi pastori. Le pecore riconoscono la sua voce, si sanno personalmente amate, lo seguono perché cammina davanti a loro.

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