NOTE DÌ CRONACA SUL CONVEGNO CULTURALE
DELL’ARCHIVIO STORICO DIOCESANO
Monreale – 10 Giugno 2016
Ha avuto luogo Venerdì 10 Giugno u.s. presso il Palazzo Arcivescovile un evento culturale ideato dall’Archivio Storico Diocesano in collaborazione con il Museo Diocesano dal titolo “Salutem et Apostolicam Benedictionem”.
La memoria salvata: pergamene e opere d’arte dei Signori Abati e Arcivescovi di Monreale.
Questo convegno-mostra rappresenta un ulteriore tappa di un percorso iniziato a metà degli anni Ottanta del secolo scorso, e si configura come un vero e proprio “progetto culturale” in quanto finalizzato a salvaguardare, valorizzare e favorire l’uso dell’intero patrimonio culturale appartenente alla Chiesa di Monreale.
Da sottolineare oggi la felice collaborazione tra lo Stato Italiano e la Conferenza Episcopale Italiana che ha permesso, di dare soddisfazione al generale interesse pubblico collegato alla fruizione del patrimonio culturale nazionale di cui gli archivi ecclesiastici sono una significativa componente. Mons. Saverio Ferina, Direttore dell’Archivio Storico Diocesano, coadiuvato da Don Giovanni Vitale e l’archivista Anna Manno, nel suo saluto iniziale ha rimarcato “il valore, l’importanza e la bellezza che hanno ancora da dirci delle pergamene secolari, in nostro possesso datate dal 1379 al 1900, che il passare del tempo, l’oblio, la tortuosa conservazione stavano per cancellare e distruggere per sempre. Hanno tanto da dire! A tutti noi. Hanno da decantare la bellezza di una storia, di una memoria, di una identità ritrovata e salvata! Ed è la nostra storia, la nostra memoria, la nostra identità; questi pregevolissimi manoscritti fanno parte di ciascuno di noi, ci appartengono, oggi ne siamo e ne diventiamo non solo fruitori e ammiratori, ma essendo esse stesse nostro patrimonio, tutti noi ne diventiamo custodi e tutori di quanto queste carte ci vogliono e ci possono dire. Ovvero la storia di una Chiesa, quella Monrealese, che nel Regno di Sicilia, in virtù di un privilegio speciale concesso dal Papa Urbano II nel 1098 ai sovrani normanni, vedeva i Re nella loro veste di Legati apostolici poter segnalare ai Pontefici la nomina degli Arcivescovi che nella Città – Stato di Monreale si trovavano ad esercitare il duplice potere temporale e spirituale.
Grazie ai Fondi dell’ 8xmille 2014 della CEI, che hanno permesso il restauro affidato al Laboratorio di San Martino delle Scale e alla vigilanza della Soprintendenza Archivistica per la Sicilia che ha proposto la dichiarazione di notevole interesse storico, noi possiamo essere certi che questa giornata non è un autentico atto di amore e di fede, è un costruire sulla memoria, quando in essa scorgiamo, il transitus Domini, il passaggio del Signore nella storia, e sentiamo la responsabilità di salvare questa stessa memoria tramandando quanto i nostri padri ci hanno consegnato, perché è un dovere imprescindibile e necessario.
Non esistono carte vecchie, né luoghi polverosi, esiste la consapevolezza che gli archivi sono luoghi di primaria e irripetibile importanza, come il nostro Archivio giornalmente dimostra con l’assistenza agli studiosi, i continui lavori di inventariazione e ordinamento, l’aggiornamento dei dati, la creazione di memorie digitali, le visite didattiche con le scuole, le collaborazioni con altre Istituzioni”.
A conclusione ha detto: “Mi associo al nostro Arcivescovo nel ringraziare il Ministero per i Beni Culturali, l’Archivio Segreto Vaticano e l’Associazione Archivistica Ecclesiastica per il loro prestigioso patrocinio.
Auguro dunque a tutti voi di saper cogliere il messaggio di questa giornata, essere custodi della memoria è in definitiva essere degni di una grande gesto di civiltà”.
DON SANTINO TERRANOVA