«Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ero nudo e mi avete vestito”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto nudo e ti abbiamo vestito?” E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” » (cfr. Mt 25,34-40). Quest’opera di misericordia corporale si può accostare al verbo “servire”. Se essa viene porta a compimento non si è lontani dalla felicità eterna, ovvero il regno di Dio. Gesù si identifica con i fratelli più piccoli; essi, infatti sono coloro ai quali è stato dato o negato il nostro aiuto, e ogni volta che andiamo in loro soccorso incontriamo Cristo, pienezza e garante dell’amore eterno.
Arianna Cannizzaro