MISERICORDIOSO IN CONFESSIONALE

SANT’ANTONIO DI PADOVA

Se il puplpito era il terreno scelto da Sant’Antonio per la semina della parola di Dio, il confessionale era l’ara dove lui mieteva il raccolto. Che farsene di una marea di uditori ai piedi del pulpito, se poi il confessionale restava deserto? Il Santo chiamava il sacramento della penitenza la “ casa di Dio”, perche i peccatori «si riconciliano con lui, come il figliol prodigo si concilia col padre suo». E passava intere giornate  a confessare, né si stancava di  ripetere :«come ti sei confessato, così devi emendarti; vi sono parecchi che confessano i loro peccati, ma non si emendano mai; il vero penitente deve aver fisso nell’anima il proposito di non ricadere nella colpa». Attorno al confessionale del Santo sono germogliati numerosi fioretti. Il piu famoso (raffigurato in un bassorilievo da Donatello ce lo racconta la Benignitas, una delle biografie piu antiche: «un padovano confessò una volta,  tra gli altri peccati, d’aver colpito con un calcio sua madre con tanta violenza da farla cadere. Frate Antonio che deplorava  simili inquinità , trasportato dallo zelo, esclamò: il piede che percuote il padre o la madre meriterrebbe di essere tagliato. Quell’ uomo, prendendo alla lettera il senso di quelle parole , tornato a casa si mozzò davvero il piede. La fama di una cosi severa punizione fece il giro della città e arrivo alle orecchie di Sant’Antonio. Egli recatosi a casa dell’uomo, avvicino il piede reciso al tronco della gamba facendogli il segno della croce. Cosa mirabile: appena il santo ebbe accostato il piede alla gamba, subito questo vi restò attaccato. L’uomo si alzo gioioso, lodando ed esaltando il Signore».

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