I Sacramenti, lo sappiamo, sono sette. Ma Papa Francesco, nella sua esperienza di parroco e di vescovo, ha scoperto che ce n’è un ottavo. Lo dice seriamente, ma la faccenda nasconde un’ironia pungente. Per spiegarlo racconta la storia di una ragazza di Buenos Aires. Maria è una ragazza madre, ha avuto un bambino non sappiamo da chi. È sola, ha tanti problemi, tuttavia vuole battezzare il piccolo. Che fa? Va in parrocchia. Entra nell’ufficio parrocchiale e dice « Vorrei battezzare il mio bambino». Seduto a un tavolo c’è un collaboratore del parroco, che inizia a guardarla dall’alto in basso: «No, tu non puoi perché non sei sposata!». Qui il futuro Papa mantiene a stento la pazienza: «ma guarda: questa ragazza ha avuto il coraggio di portare avanti la gravidanza, di non mandare il figlio al mittente, e cosa trova? Una porta chiusa! Questo non è buono zelo! Allontana dal Signore! Non apre le porte! Quando noi ci mettiamo su questa strada, in questo atteggiamento, non facciamo bene alle persone, alla gente, al popolo di Dio». E arriva la stoccata finale: «Gesù ha istituito sette sacramenti e noi con questo atteggiamento istituiamo l’ottavo: il sacramento della dogana pastorale!».