«Se in Polonia continua il pellegrinaggio della croce dei giovani e dell’icona della Vergine (la Salus Populi Romani di Santa Maria Maggiore) che nel mese di agosto toccherà la zona nord-orientale del Paese, in Italia prosegue quello del Crocifisso di san Damiano e della statua della Madonna di Loreto che poi saranno donati alla Chiesa polacca» (Avvenire, 28.07.2015).
Questa la cronaca di un anno fa. E ora? «Un grande orologio, sistemato davanti alla Basilica di Santa Maria nella centralissima piazza del Mercato di Cracovia, scandisce il tempo che manca alla Gmg che si svolgerà in Polonia dal 23 al 31 luglio 2016.
Il countdown non solo in senso metaforico. Le 44 Diocesi, che contano 10 mila parrocchie e hanno assunto ciascuna un nome biblico (Golgota, Cana, Monte Carmelo, Gerico, Getsemani, per citarne alcune), stanno lavorando alacremente per trasformare il Paese in un vasto “Campus Misericordiae”, cioè in un Campo della Misericordia, per permettere agli oltre due milioni di ragazzi attesi da ogni parte del mondo di sperimentare nella propria vita il tema della Gmg: “Beati i misericordiosi, perché troveremo misericordia”.
Uno slogan che riecheggerà i molti aspetti dell’evento che si articolerà proprio nella terra di Faustina Kowalska, l’apostola della Divina Misericordia canonizzata da Giovanni Paolo II, il Papa santo ideatore della Gmg che chiede forte impulso a questa devozione istituendo la festa luturgica».
La presenza di Papa Francesco è attesa, oltre che per la Gmg, anche per ricordare i 1050 anni, le celebrazioni del millennio (966-1966) si sono tenute cinquant’anni fa, nonostante la dura opposizione del regime comunista polacco, dal “battesimo della Polonia”.
Secondo l’arcivescovo di Cracovia, card. Stanilslaw Dzwisz, coordinatore del grande evento, «per la Polonia sarà l’occasione per mostrare al mondo la sua identità: “I valori cristiani della famiglia, della sacralità della vita, della dignità umana sono ancora fortemente radicati nel nostro Paese, sottolinea il Cardinale. Si tratta di valori che non vogliamo imporre ma presentare, testimoniare, soprattutto all’Europa di oggi”».
Ma Cracovia cosa si aspetta di ricevere dalla Gmg? «Ci aspettiamo di vivere una profonda atmosfera di amicizia e di fraternità che sproni i nostri ragazzi nella vita di fede e nell’impegno per il bene comune. E poi accoglieremo il Papa (e lo accompagneremo pellegrino al Santuario di Czestochowa) con tutto il nostro affetto e il nostro entusiasmo, nello stesso modo, insomma, con il quale abbiamo accolto Giovanni Paolo II e Bendetto XVI» (Avvenire, 23.03.2016).