Ognuno di noi prega Dio dall’intimo del cuore, perche sa che Dio, suo creatore è un padre buono e fedele ai suoi progetti e alle sue promesse. La settima opera di misericordia spirituale c’invita a rivolgere a Dio una preghiera tutta particolare che ci sta molto a cuore, cioè la supplica e l’intercessione in favore dei vivi e dei morti. Quando la nostra domanda viene rivolta a Dio con sentimenti di viva fede e nel nome del Signore Gesù, unico mediatore e nostro salvatore, allora siamo sicuri che la nostra preghiera sarà ascoltata. E poiché, a volte, come ci ricorda San Paolo non sappiamo «pregare in modo conveniente», allora lasciamo che lo Spirito Santo intervenga per noi, « e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio» (cf. Rm 8,26-27).
Achille Scaravalle