“SOGNATE ANCHE VOI QUESTA CHIESA”
Sabato 01 Ottobre all’indomani della Celebrazione per l’apertura dell’Anno Pastorale e del mandato agli operatori, la chiesa Monrealese ha radunato i delegati di quasi tutte le parrocchie della Diocesi in un Convegno dal titolo: “Sognate anche voi questa Chiesa”, frase tratta dal discorso di Papa Francesco al V Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze dello scorso 9/13 novembre 2015 e ampliamente illustrato il 16 gennaio di quest’anno, in un Convegno Diocesano organizzato dalla scuola di Teologia di base “Mons. Francesco Testa”.
Il Convegno del 16 gennaio è stato un condividere l’esperienza fatta di quanti hanno preso parte al Convegno di Firenze: un momento di riflessione su quanto Firenze ha voluto consegnare alla Chiesa Monrealese in prospettiva del Sinodo Diocesano, e come le cinque vie coniate a Firenze veicolate dall’esortazione “Evangeli Gaudium” di Papà Francesco hanno dato nuove dinamiche e nuovo slancio per la nostra pastorale: “Uscire, Annunziare, Abitare, Educare e Trasfigurare cosa significano per noi Chiesa Monrealese in relazione al nostro dialogo con le donne e gli uomini, gli anziani e i giovani del nostro territorio”? Questa la domanda sulla quale riflettere insieme.
Così è stato: sabato 1 ottobre circa 300 delegati di 60 parrocchie sono intervenuti per analizzare la nostra esperienza di chiesa/parrocchia in relazione alle cinque vie del Convegno di Firenze: Uscire Annunziare, Abitare, Educare e Trasfigurare.
Uscire: Il primo verbo è una “vocazione”, anzi, è la vocazione della Chiesa, e quindi del cristiano ci ricorda papa Francesco che “l’umanità del cristiano è sempre in uscita”. Infatti, prima ancora che un movimento, un’azione, che ci porta da dentro verso fuori, uscire è una “conversione”, una “vocazione”, un cambiamento di mentalità. Significa assumere il pensiero, la logica di Gesù.
Annunciare: “In tutti i battezzati, dal primo all’ultimo, opera la forza santificatrice dello Spirito che spinge ad evangelizzare… In virtù del Battesimo ricevuto, ogni membro del Popolo di Dio è diventato discepolo missionario (cfr Mt 28,19)… Ogni cristiano è missionario nella misura in cui si è incontrato con l’amore di Dio in Cristo Gesù; non diciamo più che siamo “discepoli” e “missionari”, ma che siamo sempre “discepoli-missionari” (EG 119-120).
Abitare: L’accezione di questo terzo verbo si colloca nell’esperienza della socialità, della prossimità e della ferialità, vissute a stretto gomito con la gente, vicini e lontani, credenti e non credenti, oriundi o immigrati. Abitare richiama lo “stare con”, in mezzo, tra… una presenza non isolata, ma che rinvia alla comunità, al vivere in comunione, alla condivisione. Quando si abita un luogo, non si ha solo un domicilio, perché “abitare” è assumere la responsabilità di essere parte di un contesto: sociale, cittadino, culturale, economico, religioso, ecc. Si tratta di “abitare” il vissuto umano negli ambiti indicati dal precedente Convegno Nazionale Ecclesiale di Verona: vita affettiva, lavoro e festa, fragilità umana, tradizione, cittadinanza. ”
Educare: Educare è un arte. Non si improvvisa, ha bisogno di tempi, vive della relazione, non prescinde dall’amore, oltrepassa la comunicazione delle sole nozioni, si costruisce con pazienza e carità, non si apprende una sola volta, ha bisogno di testimoni, ha occhi profetici, sorprende sempre. La Chiesa Italiana è a metà del decennio dedicato alla sfida educativa, le cui linee programmatiche sono contenute negli Orientamenti pastorali 2010-2020, “Educare alla vita buona del Vangelo”. Così si esprime il card. Angelo Bagnasco nella presentazione del documento: “Educare alla vita buona del Vangelo significa, infatti, in primo luogo farci discepoli del Signore Gesù, il Maestro che non cessa di educare a una umanità nuova e piena. Egli parla sempre all’intelligenza e scalda il cuore di coloro che si aprono a lui e accolgono la compagnia dei fratelli per fare esperienza della bellezza del Vangelo.
Trasfigurare: Dei cinque verbi del Convegno di Firenze, il trasfigurare rappresenta la sintesi ed il compendio. Ovvero, le 5 vie del nuovo umanesimo, sono cammini di trasfigurazione, perché provenienti dalla persona di Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Se l’evento della trasfigurazione di Gesù sul Tabor sembra essere l’icona di questo quinto verbo, alla luce di tutto il Vangelo si scoprirà, piuttosto, che non c’è pagina in cui “gesti e parole” del Verbo incarnato non parlino di quella luce in cui si è manifestata la gloria di Dio e la sua presenza in mezzo agli uomini. Tale è chiamata ad essere la presenza della Chiesa nel mondo, corpo mistico del Cristo: una presenza trasfigurata e trasfigurante.
Alcuni operatori Pastorali della nostra Parrocchia hanno preso parte al Convegno.
E’ stata una giornata intensa, interessante e costruttiva, ricca di spunti sui quali ogni parrocchia tornerà a riflettere.
“Sognate anche voi questa chiesa” riflettendo sulla frase del Papa titolo del convegno, la prima sottolineatura è che ci è detto di sognare, cosa si aspetta da noi il Papà?
Non limitarci, non accontentarci di quello che di buono è già stato fatto, metterci in gioco sempre, perché ogni discepolo quale ognuno di noi è, posto a seguire il maestro, è chiamato a dare un senso alla propria vita che lo circonda per se e per gli altri.
Lo Spirito Santo ha posto sulla barca della Chiesa ha un gran timoniere: Papa Francesco, il quale ci da ogni giorno esempi di uscita, di annuncio, di stili vita che sono per noi stimoli, trasformarli in realtà ora tocca a noi.
Giuseppa M. Cucchiara