SAN GREGORIO DI NAREK DOTTORE DELLA CHIESA

Il 12 aprile 2015 è stato proclamato Dottore della Chiesa universale da Papa Francesco san Gregorio di Narek, insigne teologo nato a Andzevatisik, (allora in Armenia oggi in Turchia) intorno all’anno 950 e morto a Narek (allora Armenia, oggi Turchia) maestro spirituale e figura importante di monaco-poeta nella tradizione della Chiesa armena.

Anche se nel “Memoriale” sulla composizione della sua opera, il “Narek” (1002), egli si definisce «prete e religioso, ultimo fra i poeti, minimo fra i teologi» in realtà, la Chiesa lo ha proclamato Dottore per la dottrina, gli scritti e la scienza mistica. Il Libro delle Lamentazioni, il “Narek” (dal nome del monastero fondato da Anania, prozio materno di Gregorio) è espressione di un colloquio dell’anima con Dio, un salterio per l’uomo di ogni tempo capace di accostarsi con umiltà alla Parola, pronto a sentirsi, come san Gregorio, un “vegliante”.

Nel testo vi è il dramma di chi cerca il «Signore di ciascuno e speranza di tutti» attraverso la meditazione interiore, ne avverte il limite e si affida a “Dio inscrutabile”. Gli Armeni deportati recitavano e cantavano con il libro dei Salmi ed il Narek (raccolta di orazioni liriche, 95 “Parole”). Il cammino spirituale del Narek non è individuale ma comunitario, la forma corale favorisce la preghiera del popolo di Dio.

LUCIA GIALLORENZO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *