LA MISERICORDIA NON AVRÀ FINE

Il 29 novembre 2015, prima domenica di Avvento, papa Francesco ha aperto la Porta santa della misericordia nella cattedrale di Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana: quasi un’anteprima del Giubileo straordinario, voluto dal Santo Padre a cinquant’anni da quel grandioso evento di grazia che è stato il Concilio Vaticano II, al quale idealmente si riallaccia.  L’apertura della Porta santa della basilica di S. Pietro in Vaticano, l’8 dicembre 2015, ha segnato l’inizio ufficiale del Giubileo; nelle settimane successive sono state aperte le porte delle basiliche maggiori, delle cattedrali dei santuari diocesani, come anche negli ospedali e nelle carceri. È stato un anno intenso, ricco di appuntamenti, grandi raduni ma anche numerose iniziative di carità. Abbiamo visto l’invio dei missionari della misericordia, sacerdoti ai quali, per tutta la quaresima 2016, è stata concessa la facoltà di assolvere dai peccati riservati alla Sede apostolica, e vissuto momenti di grande impatto emotivo, ad esempio con la presenza a Roma delle reliquie di padre Pio e Leopoldo Mandic, santi eroi del confessionale.

Fra i grandi eventi giubilari non possiamo dimenticare la canonizzazione di madre Teresa di Calcutta, testimone di una misericordia che si china con tenerezza sui più poveri fra i poveri, vedendo in essi Gesù sofferente e assetato di amore. “Questa instancabile operatrice di misericordia ci aiuti a capire sempre più che l’unico nostro criterio di azione è l’amore gratuito, libero da ogni ideologia e da ogni vincolo e riversato verso tutti senza distinzione di lingua, cultura, razza o religione».  Ci sono state giornate giubilari per ogni categoria di persone: giovani e ragazzi, consacrati, sacerdoti, diaconi, malati, volontari, operatori sanitari, docenti universitari, ma anche lavoratori precari, poveri… Inoltre il Santo Padre ha voluto visitare a sorpresa diverse realtà di sofferenza presenti nella città di Roma, in quelli che sono stati chiamati i “venerdì della Misericordia”. Il Giubileo straordinario è stato vissuto con intensità delle Chiese locali, grazie anche alla “moltiplicazione” delle porte sante, aperte pure in diversi santuari diocesani. Ogni diocesi ha provveduto, poi, a organizzare incontri ad hoc sul proprio territorio, oltre ai pellegrinaggi a Roma, spesso guidati dagli stessi vescovi. Nel mese di novembre 2016 vedremo concludersi il Giubileo straordinario della misericordia. Il 13 novembre saranno chiuse tutte le porte sante del mondo, ad eccezione di quella di S. Pietro, la cui chiusura, il 20 novembre 2016, segnerà la fine dell’Anno santo. “In quel giorno, chiudendo la Porta Santa avremo anzitutto sentimenti di gratitudine e di ringraziamento verso la Santissima Trinità per averci concesso questo tempo straordinario di grazia. Affideremo la vita della Chiesa, l’umanità intera e il cosmo immenso alla Signoria di Cristo, perché effonda la sua misericordia come la rugiada del mattino per una feconda storia da costruire con l’impegno di tutti nel prossimo futuro» (MV, n.5).  Il Pontificio Consiglio per la Promozione ha pubblicato il rito per la conclusione del Giubileo nelle realtà diocesane nel sussidio “Celebrare la Misericordia” (San Paolo, Cinisello Balsamo 2015, pp. 141-150), al quale rimandiamo. Le porte sante si chideranno, finiranno gli eventi giubilari. Quello che non avrà fine è la misericordia di Dio. Facciamo nostro il desiderio del Papa, che “a tutti possa giungere il balsamo della misericordia” perché si compia sempre più l’invocazione: Venga il tuo regno!

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